Biden avverte Putin di un disastro aereo imminente | E se fosse tutto un piano del GRU?

Il presidente Biden avverte Putin su un possibile disastro aereo negli Stati Uniti

Nella giornata del 14 gennaio 2025, è emerso un grave allarme sull’ipotetico piano di sabotaggio aereo con origini russe. Il presidente Joe Biden ha avvertito il suo omologo russo, Vladimir Putin, riguardo a progetti di disastro aereo mirati agli Stati Uniti. Le rivelazioni, riportate dal New York Times, suggeriscono che alle spalle di tale complotto ci sia il GRU, l’intelligence militare russa, che potrebbe aver agito senza una diretta approvazione di Putin.

Il contesto di questa avvertenza si inserisce in una serie di eventi che avevano sollevato preoccupazioni tra la Casa Bianca e i partner europei. Durante la scorsa estate, in diversi aeroporti e magazzini di Germania, Gran Bretagna e Polonia, sono stati segnalati incendi inspiegabili e sospetti. Le autorità americane erano già convinte che la Russia stesse orchestrando un sabotaggio, ma ad agosto sono emerse informazioni di intelligence che segnalavano un piano potenzialmente devastante: trasportare la guerra in Ucraina direttamente sulle coste americane.

Durante incontri altamente riservati nella Situation Room, i consulenti di Biden hanno esaminato comunicazioni tra funzionari del GRU che descrivevano come pacchi innocui riuscissero a eludere i sistemi di controllo aereo. Il piano prevedeva di spedire questi pacchi su voli commerciali diretti negli Stati Uniti e in Canada, con l’intento di provocarvi incendi devastanti una volta giunti a destinazione. Questa situazione ha scatenato preoccupazioni significative per la sicurezza aerea, con il segretario alla sicurezza interna, Alejandro Mayorkas, che ha avvertito del “rischio di un errore catastrofico”.

La tensione non era solo geopolitica, ma anche strategica. Gli ufficiali della Casa Bianca si sono trovati a dover valutare se Putin fosse a conoscenza del complotto o se fosse stato tenuto all’oscuro. Biden ha incaricato i suoi massimi esperti di sicurezza, compreso il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, di inviare avvertimenti diretti ai collaboratori di Putin, affinché il messaggio arrivasse con chiarezza.

Il messaggio era inequivocabile: se vi fossero stati morti a causa di incendi in volo o a terra, gli Stati Uniti avrebbero ritenuto la Russia responsabile per “aver favorito il terrorismo”. Sebbene la risposta non fosse stata specificata, le conseguenze sarebbero potute essere severe. Secondo le fonti del New York Times, l’avvertimento sembra aver sortito effetto, poiché l’ondata di incendi in Europa ha cessato temporaneamente.

Tuttavia, rimangono oscuri gli sviluppi futuri di questa vicenda. Non è chiaro se Putin abbia ordinato di fermare il piano, e pare che la Russia potrebbe sfruttare questa pausa per perfezionare strumenti di sabotaggio meno rintracciabili. La situazione suggerisce anche che operazioni simili da parte del GRU potrebbero fare parte di un piano più ampio per esercitare pressione sugli Stati Uniti e sui loro alleati della NATO, in una strategia che punta a fornire a Putin una “negazione plausibile” nel caso di insuccesso.

Questa situazione complessa mette in luce le fragili relazioni tra Stati Uniti e Russia, allarmando esperti e funzionari di sicurezza, e sollevando interrogativi sul futuro dell’aviazione e sulla sicurezza globale.