Suicidio di un maresciallo a Pratica di Mare: l’appello di Massimiliano Salce
Una nuova tragedia ha scosso la Guardia di Finanza, con il suicidio di un giovane maresciallo presso il centro di aviazione di Pratica di Mare. Questo drammatico evento ha smosso le coscienze e messo in luce la necessitĂ di riflessione e intervento immediato sul delicato tema della salute mentale all’interno delle forze armate.
"Non lasciate soli i comandanti"
Massimiliano Salce, colonnello già comandante della Guardia di Finanza e autore del libro "Il suicidio in uniforme", ha lanciato un appello significativo a tutti i vertici dell’amministrazione. “Non lasciare soli i comandanti”, ha esortato, sottolineando l’importanza vitale di sviluppare un clima di supporto e prevenzione. Salce ha evidenziato che, nel caso specifico del maresciallo, il contesto lavorativo non sembra essere una causa scatenante, essendo il giovane giunto presso il reparto da poco tempo.
NecessitĂ di una prevenzione seria
L’esperto ha proposto che sia essenziale tornare a discutere il fenomeno del suicidio all’interno dell’ambiente militare, approcciandolo non come un tabĂą, ma come un tema centrale in un contesto formativo. “Dobbiamo sviluppare tutti gli aspetti di questo misterioso componente dell’umano vivere”, ha affermato Salce, richiamando l’importanza di evitare di addossare colpe e cercare risposte lavoro a fondo. La realizzazione di interventi preventivi e seminariali sul tema potrebbe rappresentare una svolta significativa nella gestione della salute mentale dei membri delle forze armate.
Riformulare gli approcci organizzativi
Secondo Salce, l’amministrazione ha il dovere di promuovere un ambiente lavorativo che non si limiti a rimuovere ostacoli, ma si adoperi attivamente per favorire il benessere psicologico. “La linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità prevedono la promozione della salute psichica, la quale va oltre il semplice miglioramento degli ambienti di lavoro”, ha spiegato.
La sicurezza dei militi non può essere considerata un aspetto secondario. “Le risorse umane devono venire prima dei compiti istituzionali”, ha sottolineato, paragonando l’impegno nel servizio a una competizione di Formula 1, in cui senza il veicolo adeguato, non si può ambire al successo.
L’importanza di seminari mirati
Salce ha ribadito che non basta organizzare incontri generali sul benessere, ma è fondamentale introdurre seminari mirati che affrontino direttamente il tema del suicidio. “Parlando del mostro, il mostro non è più mostro e non fa più paura”, ha affermato, suggerendo che una discussione aperta e informata potrebbe ridurre il rischio di tali tragedie. I comandanti, ha concluso, meritano il supporto necessario per affrontare una questione tanto seria, senza dover temere la caccia al colpevole in caso di eventi tragici.
Con questa drammatica vicenda, il messaggio di Salce è chiaro: la salute mentale non può piĂą essere trascurata. La lotta contro il suicidio deve iniziare oggi, attraverso l’educazione, il supporto e una riforma culturale all’interno delle istituzioni militari.