Giovani in fuga dall’Italia | È davvero il momento di un patto generazionale?

Economia e Futuro: Livolsi Annuncia un Convegno per i Giovani e il Patto Generazionale

ROMA – In un momento storico cruciale per l’Italia, il prof. Ubaldo Livolsi, esperto di Corporate Finance e fondatore di Livolsi & Partners S.p.A., ha lanciato un forte appello in favore delle nuove generazioni. “A partire da questo nuovo anno e nei successivi, il ruolo dei giovani sarĂ  fondamentale per il futuro del nostro Paese”, ha dichiarato durante il primo appuntamento della sua rubrica per l’agenzia Dire, a cura di Angelica Bianco. Un messaggio che sottolinea l’importanza di un patto generazionale, per affrontare le sfide economiche e sociali che attendono l’Italia.

Livolsi non ha esitato a richiamare l’attenzione su un fenomeno preoccupante: l’Italia sta vivendo un grave problema di “degiovanimento”, un processo che va oltre l’invecchiamento della popolazione e la denatalitĂ . “La fuga di capitale umano giovane”, ha sottolineato, “ha conseguenze dirette sulla crescita economica e sociale”. Secondo il professore, è urgente un nuovo accordo che metta in primo piano formazione, lavoro e meritocrazia per garantire un futuro migliore ai nostri giovani.

Uno dei punti salienti del suo intervento è stato l’invito a riformare il sistema delle imprese. “Le spese in formazione devono essere considerate investimenti e non costi”, ha detto Livolsi, evidenziando come questo cambiamento normativo possa incentivare le aziende ad investire maggiormente sui giovani. Questo approccio non solo aumenterebbe la competitivitĂ  delle imprese, ma supporterebbe anche lo sviluppo di una forza lavoro qualificata.

Inoltre, è emersa l’importanza della formazione continua. Livolsi ha citato uno studio di Randstad, secondo il quale “il 79% degli italiani considera la formazione fondamentale per il proprio lavoro”, contro solo il 7% di coloro che si dichiarano indifferenti alle opportunitĂ  di apprendimento. Tuttavia, l’accesso a tali opportunitĂ  risulta ancora limitato. “Solo il 46% ha ricevuto un aiuto nello sviluppo delle competenze adeguate alla carriera”, ha spiegato, evidenziando le sfide che i giovani affrontano nell’attuale mercato del lavoro.

Un esempio virtuoso di come la formazione possa coniugarsi con il business è rappresentato dal Progetto Eureka, di cui Livolsi ha parlato con entusiasmo. Questo progetto, dedicato ai giovani dai 18 ai 36 anni della provincia di Bergamo, mira a trasformare idee in progetti imprenditoriali attraverso consulenze professionali. “Tale iniziativa dimostra che è possibile coniugare etica e business”, ha detto Livolsi, “valorizzando il talento dei giovani nel nostro Paese.”

Il professor Livolsi ha concluso la sua riflessione sottolineando che il cambiamento deve essere strutturale, coinvolgendo tutti gli attori chiave: Stato, imprese, universitĂ  e sindacati. “È necessario un piano di medio periodo con investimenti mirati”, ha affermato, avvertendo che l’Italia non può permettersi di rimanere indietro rispetto agli altri paesi europei in termini di laureati.

In linea con questa visione, Livolsi ha annunciato l’organizzazione di un convegno dedicato ai giovani. “Un appuntamento che vedrĂ  coinvolti esperti, politici, imprenditori e rappresentanti delle università”, ha dichiarato, con l’obiettivo di elaborare strategie concrete per reinserire i giovani al centro del dibattito politico e sociale. “Se riusciremo a offrire loro le opportunitĂ  che meritano, potremo non solo trattenerli in Italia, ma anche riavvicinarli alla politica e costruire un futuro migliore per tutti”.