Bologna si prepara a combattere le inondazioni con un piano rivoluzionario | Sei pronto a scoprire come il sindaco potrebbe cambiare la vita di centinaia di migliaia di cittadini?

A Bologna il Sindaco Lepore lancia un piano di sicurezza contro l’alluvione: porte stagne e sensori per proteggere la città

Bologna si prepara a mettere in atto un ambizioso piano di sicurezza contro il rischio di inondazioni, dopo i devastanti eventi alluvionali che hanno colpito la città nell’ottobre del 2024. Il sindaco Matteo Lepore, in seguito a un sopralluogo nelle aree più colpite, ha sottolineato l’urgenza di rivedere radicalmente le mappe di rischio idraulico, con particolare attenzione ai canali come il Ravone e quelli che scendono dai colli.

Durante un recente incontro sui cambiamenti climatici in Sala Borsa, Lepore ha evidenziato che “la rete dei canali coperti, di competenza dei privati, è un problema enorme per la sicurezza della città”. Queste parole riflettono la crescente preoccupazione per l’impatto dei cambiamenti climatici e la necessità di un approccio sistemico alla gestione dell’acqua.

Il piano di Lepore non si limiterà a interventi localizzati, come quelli effettuati in via Saffi. “Dobbiamo intervenire sull’intero sistema”, ha spiegato il primo cittadino, preoccupato che soluzioni puntuali possano semplicemente spostare il problema altrove, danneggiando comunità vicine. “Per fare questi interventi servirà tempo e collaborazione con i privati, ma dobbiamo proteggere la popolazione”, ha aggiunto, enfatizzando l’importanza di investire nella protezione civile e nella preparazione dei cittadini.

Tra le strategie proposte, Lepore ha menzionato l’installazione di sensori e l’adeguamento delle abitazioni con porte a tenuta stagna, esprimendo che le misure di sicurezza dovranno interessare centinaia di migliaia di persone e non solo sporadiche case isolate.

Nel suo discorso, il sindaco ha affrontato anche le denunce già pervenute da cittadini insoddisfatti, affermando: “Qualche denuncia di chi si sente danneggiato dall’amministrazione è già partita, ma non è così che si risolverà il problema”. Lepore si è assunto la responsabilità per la sicurezza della cittadinanza, dichiarando che “se qualcuno ci rimette le penne è colpa mia”, e ha chiesto la collaborazione di tutti per affrontare la crisi.

Infine, il sindaco ha toccato il tema del Ravone, paragonando la sua esigenza di messa in sicurezza a quella delle due torri della città. “In questo mandato abbiamo due cose emblematiche, le torri e i canali, che fanno parte di un modello di città risalente a 900 anni fa”, ha concluso.

Questa strategia proattiva di Lepore potrebbe segnare un passo significativo per la città, mirato a garantire una protezione adeguata e strutturale contro eventi climatici estremi, riflettendo un cambiamento di paradigma nella gestione urbana di Bologna.