Sanità: per 1 italiano su 4 è la principale priorità, seguita da economia e lavoro
Roma – In occasione della terza edizione degli Stati generali della Comunicazione per la Salute, tenutasi oggi a Roma, un’indagine dell’Istituto Piepoli ha rivelato che il 25% degli italiani considera la sanità la priorità principale, superando le preoccupazioni relative alla condizione economica (20%) e al lavoro (18%).
L’evento, promosso da Federsanità in collaborazione con PA Social e ospitato presso l’Inmi Irccs Lazzaro Spallanzani, ha visto la partecipazione di oltre 200 professionisti del settore, tra cui giornalisti, comunicatori pubblici e social media manager, per discutere l’importanza di una comunicazione chiara e trasparente nel settore della salute. L’obiettivo è avviare una narrazione innovativa del Servizio sanitario nazionale, capace di superare il superficiale e di mettere in risalto i progressi scientifici e il contributo dei professionisti della salute.
La “contro narrazione” della sanità
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inviato un messaggio ai partecipanti in cui sottolinea l’importanza di affrontare la “contro narrazione”. Secondo il ministro, è fondamentale sviluppare una comunicazione che integri le criticità del sistema sanitario in un racconto più completo e veritiero. “Raccontare la buona sanità significa anche restituire dignità al lavoro quotidiano del personale sanitario”, ha affermato Schillaci, evidenziando la necessità di promuovere l’alfabetizzazione sanitaria e sfruttare le tecnologie digitali per migliorare la comunicazione sanitaria.
Criticità nella percezione della sanità
L’indagine ha messo in luce anche le principali problematiche percepite dai cittadini: i ritardi nelle liste di attesa (50%), i finanziamenti insufficienti (35%), il sottodimensionamento del personale (29%) e le disparità regionali (13%) sono le principali criticità sollevate dalla popolazione. Questi dati mettono in evidenza la necessità di una comunicazione efficace per recuperare la fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie.
Comunicare per costruire fiducia
Fabrizio d’Alba, presidente di Federsanità, ha affermato che “la comunicazione è uno strumento strategico per contrastare la perdita di fiducia dei cittadini nel Servizio sanitario nazionale.” Ha sottolineato come le disuguaglianze territoriali e le difficoltà di accesso alle cure possano compromettere il rapporto tra cittadini e istituzioni sanitarie. “In mancanza di una corretta informazione, i cittadini tendono a cercare le loro verità e a costruirsi le proprie opinioni,” ha avvertito d’Alba, evidenziando l’importanza di un’informazione chiara e tempestiva.
Riflessioni sul sistema sanitario
Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha condiviso la sua soddisfazione nell’accogliere l’evento e ha richiesto un cambiamento nella narrazione della sanità, che spesso si concentra sugli aspetti negativi. “Dobbiamo lavorare anche sulla nostra capacità di comunicare i successi del nostro sistema sanitario universale,” ha affermato.
Durante i lavori, i partecipanti hanno affrontato vari temi, tra cui l’accesso alle cure, le liste di attesa e l’innovazione tecnologica nel sistema sanitario, suggerendo che la comunicazione deve diventare un perno centrale per migliorare il rapporto tra il servizio e i cittadini.
Conclusioni e prospettive future
Le conclusioni degli Stati generali hanno evidenziato la necessità di condividere linee guida per una comunicazione più efficace riguardo al Servizio sanitario nazionale. “La corretta narrazione può produrre effetti positivi per tutti cittadini," hanno sottolineato gli organizzatori. Attraverso una formazione continua e la disseminazione delle buone pratiche, è possibile rafforzare la fiducia e migliorare la percezione di un sistema sanitario già tra i più avanzati al mondo.
In conclusione, il messaggio che emerge è chiaro: una comunicazione strategica e trasparente è fondamentale per consolidare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e affrontare le sue sfide più rilevanti.