“I miei genitori avevano fatto orge e mi costrinsero a sposarmi vergine”: Martina Pucciarelli rompe il silenzio sulle sue esperienze traumatiche in un’intervista esclusiva per il Corriere della Sera. L’autrice, che sta per pubblicare il suo romanzo d’esordio intitolato “Il Dio che hai scelto per me”, narra una storia di sofferenza, abusi e trasgressioni, che si intreccia con la sua crescita all’interno della comunità dei Testimoni di Geova.
Martina, 37enne residente in provincia di Milano, offre un ritratto inquietante della sua famiglia, che, pur apparendo devota e rispettosa delle regole religiose, nasconde un passato segnato da eccessi. “I miei genitori avevano vissuto una vita di eccessi,” confessa Pucciarelli, rivelando di aver scoperto che sua madre aveva avuto relazioni extraconiugali durante la giovinezza. Le lettere scoperte di recente, scritte da sua madre all’amante, dipingono un quadro di una vita sregolata, contraddistinta da una ribellione contro le convenzioni sociali. “Hanno immolato me per espiare i loro peccati,” afferma con rabbia, contestando la scelta dei genitori di trasferire su di lei un peso emotivo tanto grande.
Il racconto di Pucciarelli non si limita a un’analisi della sua infanzia, ma tocca anche il tema della violenza sessuale, un’esperienza che ha segnato profondamente la sua vita. “Il dolore più grande è stato che non venisse data importanza alla cosa,” ammette, raccontando di un trauma che ha vissuto senza il supporto di una rete di protezione. La sua madre, pur accorgendosi del problema, non ha accolto l’urgenza della situazione, lasciando Martina intrappolata nel silenzio.
Martina ha trovato il coraggio di allontanarsi dalla comunità nel 2016, quando ha deciso di rompere con una religione che le imponeva regole oppressivi. “Mi sono sposata, ma i figli non arrivavano,” racconta, descrivendo un periodo di lotte interiori e desiderio di libertà. Il desiderio di maternità si è trasformato in un catalizzatore per la sua ribellione. Ha tentato la fecondazione assistita, ma ha realizzato che il suo futuro non potesse più dipendere da una religione che non riconosceva il suo dolore e le sue aspirazioni.
Il romanzo di Pucciarelli, la cui uscita è prevista per il 21 gennaio, promette di essere un’opera di forte impatto. “Il Dio che hai scelto per me” narra la storia di Alessandra, giovane donna cresciuta nell’ambiente dei Testimoni di Geova, in lotta per liberarsi da catene invisibili e per garantire ai propri figli la libertà che a lei è stata negata. “Desidero che i miei bambini possano avere una vita migliore,” afferma con determinazione, testimoniando il potere del cambiamento che può scaturire dall’amore incondizionato.
Martina Pucciarelli si appresta a condividere non solo la sua storia di dolore, ma anche il suo messaggio di speranza. Il suo coraggio di affrontare un passato difficile e di smascherare le verità nascoste rappresenta un atto di liberazione non solo personale, ma anche collettivo per tutte le vittime di abusi e repressione.