Saviano attacca Musk: "Mostruosità politiche che credevamo sepolte"
Roma – "La fine di tutto questo sarà violenta, la sua caduta sarà pari a quella di coloro a cui storicamente si richiama con questo gesto." Queste le parole forti di Roberto Saviano, celebre scrittore e saggista, che ha commentato con veemenza il controverso gesto di Elon Musk durante l’insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato. In un video condiviso sui social, Musk appare riprendere due volte il saluto romano, un atto che ha suscitato indignazione e preoccupazione per il suo significato simbolico.
Saviano, già noto per la sua opposizione a ogni forma di autoritarismo, ha poi aggiunto: "Cadrà Musk per mano di coloro che ora aizza alimentati dalla stessa violenza che pratica." L’autore di "Gomorra" non ha risparmiato critiche nemmeno ai "scherani italiani" che si allineano al miliardario americano, prefigurando un futuro politico oscuro e inquietante.
Secondo il noto scrittore, "Quanto orrore ancora? Quanto durerà l’agonia della democrazia?" Queste domande riflettono la sua profonda preoccupazione per una deriva autoritaria che, secondo lui, rischia di minacciare le fondamenta stesse della democrazia liberale. Saviano avverte che il periodo che ci attende potrebbe rivelarsi estremamente turbolento, riportando in superficie forme di governo e ideologie che si credevano superate.
Il messaggio, già carico di tensione, si chiude con una maledizione: "Che tu sia maledetto Musk." Queste parole definitive evidenziano non solo il dissenso nei confronti del magnate della tecnologia, ma anche la crescente frustrazione di chi teme che gli sviluppi politici attuali possano portare a una vera e propria crisi democratica.
L’uscita di Saviano ha suscitato un ampio dibattito, sollevando interrogativi su come figure pubbliche e leader mondiali possano influenzare il discorso politico e sociale in un contesto già fragile. Con il futuro che si fa incerto, molti si stanno chiedendo quali altre "mostruosità" possano emergere dall’attualità e come affrontarle.