Israele intensifica le operazioni in Cisgiordania: ecco perché i civili sono in grave pericolo | La tregua sta per finire?

Israele sposta la guerra in Cisgiordania: dieci morti a Jenin e quasi novecento posti di blocco

Roma – In un contesto di crescente tensione, le forze di occupazione israeliane hanno mirato a intensificare le operazioni militari in Cisgiordania mentre la situazione nella Striscia di Gaza continua a manifestare segni di conflitto. Questa mattina, secondo l’agenzia palestinese Wafa, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sulla costa di Gaza City, lanciando tre proiettili da navi posizionate lungo le acque territoriali.

Nonostante l’esistenza di una tregua, l’incidente evidenzia come le violazioni da parte delle forze israeliane siano persistenti e mirate a colpire direttamente i civili. Wafa ha sottolineato che tali azioni contravvengono all’accordo di cessate il fuoco, in vigore da domenica scorsa, creando ulteriore preoccupazione per la sicurezza dei residenti.

Nel frattempo, la situazione a Jenin, in Cisgiordania, è diventata drammatica: il numero delle vittime palestinesi è salito a dieci a causa di un raid condotto dall’esercito israeliano. Un portavoce dell’Autorità Palestinese ha denunciato l’operato delle forze militari, descrivendo le operazioni come attacchi indiscriminati contro civili e membri delle forze di sicurezza locali.

L’operazione, denominata da Israele "Muro di ferro", ha generato una escalation di violenza nella regione, con pesanti conseguenze sulla vita quotidiana degli abitanti. Inoltre, il numero totale dei posti di blocco israeliani è aumentato drasticamente, raggiungendo quota 898. Questo ha portato a situazioni di traffico intenso, con centinaia di veicoli in fila bloccati, inclusi mezzi di soccorso, come le ambulanze dirette agli ospedali.

La crescente militarizzazione e le continue violazioni dei diritti umani nella regione sollevano gravi interrogativi sulla possibilità di una risoluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese. Mentre la comunità internazionale continua a guardare, la speranza di un futuro di tranquillità e sicurezza per entrambi i popoli sembra sempre più lontana.