Un altro arresto per la morte del bracciante di Latina Satnam Singh: in carcere Renzo Lovato
ROMA – La Procura della Repubblica di Latina ha fatto un ulteriore passo avanti nelle indagini sulla tragica morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni deceduto dopo un grave incidente sul lavoro. A finire in manette è stato Renzo Lovato, il padre di Antonello Lovato, già arrestato con l’accusa di omicidio doloso. Renzo è accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in un caso che ha suscitato profonda indignazione.
La morte di Singh, avvenuta in seguito a complicazioni derivanti dall’amputazione di un braccio, ha posto sotto i riflettori le condizioni di lavoro e sfruttamento nell’agricoltura italiana. Le indagini hanno rivelato che insieme ad Antonello, Renzo Lovato avrebbe sfruttato sette lavoratori agricoli irregolari, approfittando della loro vulnerabilità economica.
Le accuse nei confronti dei Lovato non si limitano all’omissione di sicurezza, ma si estendono anche alla violazione di più normative sui diritti dei lavoratori. Gli inquirenti hanno documentato che i due hanno imposto ore di lavoro eccessive, riducendo al minimo i periodi di riposo e pagando stipendi notevolmente inferiori rispetto ai contratti collettivi nazionali. Queste violazioni hanno esposto i lavoratori a condizioni di estrema pericolosità.
Le indagini condotte dai carabinieri hanno messo in evidenza un quadro allarmante: da agosto 2022 a giugno 2024, i Lovato avrebbero impiegato più di tre braccianti in situazioni imprudenti, utilizzando attrezzature artigianali che mettevano a rischio la loro incolumità. A seguito di questi sviluppi, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il controllo giudiziale sull’azienda dei Lovato, nominando un amministratore giudiziario, un provvedimento senza precedenti nel settore.
L’intensificazione delle indagini ha visto un’analisi approfondita delle comunicazioni telefoniche e dei social network utilizzati dai lavoratori irregolari che si trovavano in campo al momento dell’incidente. A rivelare informazioni cruciali sono stati anche quattro lavoratori irregolari, che hanno ottenuto il permesso di soggiorno per casi speciali dopo aver collaborato con le autorità. La loro testimonianza ha offerto un punto di vista diretto sulle gravi irregolarità riscontrate.
La morte di Satnam Singh non è solo un tragico episodio personale, ma un crudo riflesso delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, dove il sfruttamento è ancora una realtà troppo diffusa. Le autorità, ora, si trovano di fronte a una sfida importante: garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori, evitando che simili tragedie possano ripetersi in futuro.