Rischio Dazi dagli Stati Uniti? Colavita: “Con Meloni l’Italia sarà protetta”
NEW YORK – Gli imprenditori italiani iniziano a fare il punto della situazione sugli scenari futuri, a seguito dell’insediamento di Donald Trump come 47esimo presidente degli Stati Uniti. Tra i temi più caldi c’è quello dei dazi sui prodotti di importazione, con particolare attenzione al "made in Italy". Giovanni Colavita, Ceo di Colavita USA, ha condiviso le sue opinioni in un’intervista, esprimendo un ottimismo sorprendente.
“Non mi aspetto dazi, se non in una minima parte” afferma Colavita, sottolineando il lavoro diplomatico svolto dalla premier Giorgia Meloni. Secondo l’imprenditore, la Meloni ha saputo instaurare rapporti solidi con figure di spicco come Elon Musk e Donald Trump, portando l’Italia a un livello di protezione da possibili politiche restrittive sui prodotti italiani.
Colavita delinea un quadro in cui l’Italia si ritaglia un ruolo centrale all’interno delle dinamiche europee, specialmente nel contesto dei negoziati tra Europa e Stati Uniti. “La Meloni ha fatto un ottimo lavoro di diplomazia”, evidenzia Colavita, “e questo contribuirà a proteggere le aziende italiane dai dazi.”
Riflettendo sulla precedente presidenza Trump, l’imprenditore rammenta che durante quel periodo i formaggi italiani furono penalizzati, ma il suo settore, comprendente olio e pasta, non subì danni significativi. “I prodotti che riguardano la mia azienda erano stati in qualche modo protetti”, spiega. La disputa commerciale con Boeing e Airbus focalizzò l’attenzione su altri paesi, lasciando relativamente indenni le esportazioni italiane.
“Se ci dovessero essere dazi, saranno minimi e non impatteranno sull’export italiano”, assicura Colavita, suggerendo che l’ottima relazione di Meloni con i leader americani sta portando l’Italia a una posizione privilegiata. Con l’invito speciale rivolto alla premier per partecipare alla cerimonia di inaugurazione di Trump, “l’Italia è in prima fila”, conclude Colavita, incapsulando la fiducia in un futuro prossimo in cui l’export ‘made in Italy’ sarà meno vulnerabile a eventi esterni.
In un momento di incertezze globali, le parole di Colavita offrono una prospettiva incoraggiante per l’industria alimentare italiana negli Stati Uniti. La protezione diplomatica richiede monitoraggio continuo, ma l’ottimismo è palpabile, e l’industria attende con ansia gli sviluppi futuri.