La sorprendente strategia delle PMI italiane | PerchĂ© l’aggregazione è la chiave per affrontare le nuove sfide del mercato!

Piccole e medie imprese: si vince aggregando potenzialitĂ  diverse

ROMA – Si è svolto ieri al Palazzo delle Esposizioni di Roma un importante convegno organizzato dal Gruppo Iacolino, intitolato "La rivoluzione copernicana degli appalti pubblici: nuove sfide del mercato per le Pmi italiane." L’evento ha visto la partecipazione di oltre sessanta aziende del Consorzio ‘Noi impianti’, un’occasione per discutere le recenti modifiche al Codice degli appalti 2025 e le opportunitĂ  che queste possono offrire alle piccole e medie imprese (Pmi) nel panorama degli appalti pubblici.

Matteo Zoppas, Presidente dell’Agenzia per la promozione dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha aperto il dibattito evidenziando le crescenti barriere all’ingresso nei mercati internazionali. “Le barriere tariffarie e non, in tutto il mondo, sono passate da 380 nel 2014 a 2.400-2.800 nel 2023," ha dichiarato Zoppas, sottolineando l’allarmante chiusura dei mercati a livello globale. Secondo il Presidente, l’intenzione del governo statunitense di introdurre nuovi dazi rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione per il made in Italy. Tuttavia, l’accordo del Mercosur potrebbe teoricamente offrire nuove speranze.

Giuseppe Iacolino, presidente del gruppo Iacolino, ha sottolineato l’importanza di un percorso di aggregazione per le Pmi del settore impiantistico. "Abbiamo organizzato questo evento per consentire alla piccola e media impresa italiana di affrontare nel migliore dei modi le sfide del mercato," ha detto Iacolino. Ha messo in luce che le gare di appalto stanno diventando sempre piĂą complesse, sia sotto il profilo qualitativo che per le referenze richieste, rendendo difficile la partecipazione delle Pmi a causa delle dimensioni e delle competenze richieste.

Il giurista d’impresa Nunzio Bevilacqua ha apportato ulteriori spunti al dibattito, esprimendo la necessitĂ  di abbattere le barriere che attualmente impediscono alle Pmi di partecipare a gare d’appalto significative. “Mettendo a fattore comune le qualificazioni e un sistema di logistica e strutture possono partecipare alle gare a cui non avrebbero avuto modo di partecipare,” ha affermato Bevilacqua. Secondo lui, la collaborazione tra imprese permetterebbe una maggiore competitivitĂ  e sopravvivenza nel mercato.

In conclusione, il convegno ha messo in luce come le Pmi italiane devono affrontare un mercato in continua evoluzione, caratterizzato da nuove regolamentazioni. La chiave per la loro futura prosperitĂ  sembra risiedere nell’aggregazione e nella collaborazione, un tema che promette di diventare sempre piĂą centrale nel contesto degli appalti pubblici.