Nuova stazione elettrica in Regione Siciliana | I cittadini possono davvero fidarsi degli investimenti da 3,2 miliardi?

Energia in Sicilia: Variazioni ai progetti Terna per tutela del territorio

Il governo guidato da Schifani ha recentemente dato il via libera alle variazioni proposte da Terna per due importanti progetti energetici in Sicilia, che includono la realizzazione della nuova stazione elettrica di Pantano, situata nel Catanese, e l’elettrodotto Chiaramonte Gulfi-Ciminna. Entrambi i progetti, già approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), rientrano nel piano di sviluppo della rete elettrica regionale in alta tensione, il quale prevede investimenti complessivi di 3,2 miliardi di euro.

Roberto Di Mauro, assessore regionale all’Energia, ha dichiarato che le variazioni apportate sono frutto della volontà di ottimizzare l’inserimento di nuove infrastrutture nel territorio. «Le variazioni proposte – ha spiegato Di Mauro – derivano dalla necessità di ottimizzare l’inserimento delle nuove infrastrutture elettriche nel territorio. Per Pantano, per esempio, si stanno tenendo in considerazione gli importanti mutamenti subiti dal contesto urbano circostante la stazione elettrica. Un obiettivo necessario a tutela del valore paesaggistico dei luoghi interessati», ha aggiunto, enfatizzando che la fornitura elettrica affidabile è fondamentale per la crescita sostenibile dell’Isola.

Nel dettaglio, la realizzazione della nuova stazione elettrica di Pantano prevede la risoluzione di diverse interferenze della rete elettrica con la viabilità stradale e ferroviaria. Terna dismetterà oltre 16,3 chilometri di linee aeree esistenti e 52 sostegni. Questa nuova configurazione permetterà di eliminare alcuni attraversamenti aerei critici, tra cui quattro sulla tangenziale di Catania, tre sulla ferrovia e uno sull’autostrada A19 Palermo-Catania, oltre all’interramento di circa un chilometro dell’attuale elettrodotto aereo “Fontanarossa-Lentini”.

Per quanto riguarda il progetto Chiaramonte Gulfi-Ciminna, è stata autorizzata una rimodulazione di 1,9 chilometri dell’elettrodotto, il quale ha una lunghezza totale di 172 chilometri. Questo intervento mira a migliorare la coesistenza dell’opera con la Masseria Niscima, minimizzando le interferenze visive e percettive, senza impattare negativamente su altri beni di pregio della zona.

La decisione del governo regionale e le modifiche ai progetti di Terna rappresentano un passo importante verso una maggiore integrazione delle nuove infrastrutture nel contesto territoriale siciliano, con un occhio attento alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico.