Cadono le accuse contro Marilyn Manson: il procuratore della contea di Los Angeles archivia il caso
Roma – Venerdì scorso, il procuratore della contea di Los Angeles, Nathan Hochman, ha annunciato che le accuse di violenza domestica e molestie sessuali contro Marilyn Manson, noto anche come Brian Warner, sono state archiviate. “Le accuse di violenza domestica sono troppo vecchie e per quelle di molestie sessuali non siamo in grado di ottenere una condanna oltre ogni ragionevole dubbio”, ha dichiarato Hochman attraverso una nota ufficiale.
Marilyn Manson era al centro di un’indagine dal 2021, dopo che diverse donne, tra cui l’ex compagna Evan Rachel Wood, lo avevano accusato di violenza sessuale e comportamenti abusivi. La denuncia di Wood aveva dato il via a un’importante conversazione sul #MeToo nella musica, sottolineando l’impatto di tali accuse non solo sulla vita personale dell’artista, ma sull’intero panorama del settore musicale.
Evan Rachel Wood, che ha parlato pubblicamente della sua esperienza, ha sostenuto che Manson l’aveva adescata quando lei aveva solo 19 anni, mentre lui ne aveva 38, descrivendo un processo di manipolazione e sottomissione che l’ha portata a sentirsi intrappolata in una relazione tossica. “Sono grata per il lavoro che le forze dell’ordine hanno fatto e sono infinitamente orgogliosa di tutti i sopravvissuti che hanno rischiato tutto per dire la verità”, ha scritto Wood su Instagram, esprimendo la sua delusione per l’archiviazione delle accuse.
Oltre a Wood, altre donne hanno preso posizione contro Manson. Tra queste figurano la modella Ashley Morgan Smithline, l’attrice Esmé Bianco, nota per il suo ruolo in Game of Thrones, e l’ex assistente personale Ashley Walters. Un’altra donna ha scelto di rimanere anonima, evidenziando il delicato equilibrio tra denuncia e privacy per molte vittime di abusi.
Dopo l’inizio delle indagini, molte collaborazioni di Manson sono sfumate: etichette discografiche, agenti di prenotazione e manager hanno interrotto i legami con lui, contribuendo a ridisegnare il suo percorso artistico e la sua immagine pubblica.
Con l’archiviazione del caso, molti si interrogano ora sulle implicazioni future non solo per Manson, ma per il movimento #MeToo nella sua interezza. Le denunce di violenza e abuso continuano a sollevare questioni cruciali su giustizia e responsabilità, mentre la comunità artistica e il pubblico più vasto continuano a confrontarsi con una realtà complessa e frequentemente dolorosa.
Nel frattempo, il dibattito su come il mondo dello spettacolo gestisce le accuse di violenze resta aperto, invitando a una riflessione collettiva sull’importanza di ascoltare e sostenere le voci dei sopravvissuti.