Liliana Segre: “Pessimista sul futuro della memoria, rimarrà solo qualche riga sui libri”
Il 26 gennaio 2025, in un’intervista registrata a Che tempo che fa, Liliana Segre, senatrice a vita e testimone dell’Olocausto, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al futuro della memoria storica. “Purtroppo sono molto pessimista”, ha dichiarato, riferendosi alla rapida perdita di interesse e di consapevolezza che circonda temi fondamentali come la memoria dell’Olocausto. La sua voce si erge a monito, avvertendo che senza un impegno attivo e costante, “ci sarà solo qualche riga in un libro di storia”.
Antisemitismo: Un’ombra persistente
Segre non ha mancato di ricordare la persistenza dell’antisemitismo, una forma di odio che, a suo avviso, è sempre esistita. “L’antisemitismo c’è sempre stato”, ha affermato, raccontando come nella sua infanzia sia stata testimone di “conseguenze drammatiche” del pregiudizio. La senatrice ha ricordato i momenti difficili dopo la guerra, quando le persone si mascheravano da amici degli ebrei, mentre lentamente riemergeva l’odio più profondo.
Inoltre, ha spiegato come nel 2018 sia iniziata la sua scorta personale, a seguito di “minacce e odiatori”, una testimonianza cruda e preoccupante della situazione attuale. “Chi sono questi personaggi?” ha chiesto Segre, cercando di comprendere l’identità di chi alimenta un clima di violenza e discriminazione.
Coraggio di fronte agli insulti
Recentemente, la senatrice ha subito insulti antisemiti in seguito all’annuncio della proiezione di un docufilm su di lei. Nonostante ciò, Segre ha dichiarato: “Non ho paura”. La sua forza, dice, le proviene dall’amore ricevuto durante l’infanzia. “Quando uno è stato amato nella vita ha uno scudo davanti a sé, che non è visibile, ma che ti protegge per tutta la vita”.
La memoria dell’Olocausto
Ripensando agli orrori dell’Olocausto, Segre ha condiviso ricordi intensi e strazianti, come la “marcia della morte”, un’esperienza che ha segnato la sua esistenza. “Era un significato della scelta di vita davanti alla morte”, ha affermato, esprimendo la determinazione a vivere anche nei momenti più bui.
Il futuro della memoria: un monito
In conclusione, Liliana Segre ha esortato a riflettere sull’importanza della memoria storica in un’epoca in cui “nessuno più studia storia, geografia”, avvertendo che senza cultura e consapevolezza, il ricordo di episodi tragici come l’Olocausto rischia di essere dimenticato. “I nostri diretti eredi e i bravi insegnanti ricorderanno per un po’, poi ci sarà una riga in un libro di storia, e poi più neanche quella”, ha affermato con un tono carico di tristezza.
La senatrice a vita, a quasi 95 anni, continua a richiamare l’attenzione e a lottare affinché la memoria dell’Olocausto non venga spenta, ricordandoci che la storia non deve ripetersi.