Viaggio della Memoria: Gli Studenti di Roma nel Ghetto di Cracovia
CRACOVIA – Un’esperienza toccante e inquietante ha segnato la prima giornata del Viaggio della Memoria per 142 studenti di dieci scuole romane. In un contesto storico di grande impatto emotivo, i ragazzi hanno visitato il ghetto nazista di Cracovia, un luogo simbolo della crudeltĂ nazista, prima di affrontare domani la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. L’iniziativa è stata organizzata dal Campidoglio, dalla CittĂ metropolitana e dalla Fondazione Museo della Shoah, con l’obiettivo di trasmettere una memoria viva della Shoah.
“Diverso da quelli che ci sono in Italia”, ha affermato Marcello Pezzetti, storico della Shoah, mentre conduceva i ragazzi attraverso le anguste strade del ghetto. La visita ha avuto inizio a Kazimierz, il quartiere ebraico di Cracovia, dove un tempo viveva la maggior parte della comunitĂ ebraica della cittĂ . Nel 1939, circa 70mila ebrei abitavano qui, rappresentando un’importante categoria sociale, formata da intellettuali e commercianti, che venne brutalmente annientata con l’invasione nazista.
Pezzetti ha descritto come, dopo l’occupazione nazista, la vita degli ebrei sia stata stravolta. Gli ebrei venivano inizialmente forzati a emigrare, ma ben presto il Reich decise di racchiudere quelli rimasti in un ghetto hermeticamente chiuso, una vera e propria prigione a cielo aperto. Ogni tentativo di fuga veniva punito con la fucilazione.
"Qui doveva sorgere il ghetto per gli ebrei di Cracovia. La loro tomba." Queste parole risuonano nel percorso che parte dall’ingresso del ghetto, ancora oggi visibile a chi visita il luogo. Gli studenti hanno camminato lungo il confine che un tempo delimitava l’area, sorprendendosi di fronte alla mancanza di segnali che ricordino la storia terribile di questi luoghi, ora trasformati dalla quotidianità della vita moderna.
Mentre Pezzetti racconta storie di deportazioni e fucilazioni, gli alunni ascoltano in silenzio, profondamente colpiti dalle atrocità commesse. “Una sera i genitori tornano a casa e non li trovano più. Sono stati tutti fucilati in un bosco qui vicino”, ha detto lo storico, creando un momento di intensa riflessione.
La giornata si è conclusa con un forte impatto emotivo, in preparazione alla visita ad Auschwitz, dove le testimonianze delle vittime prenderanno vita. L’assessora alla Scuola di Roma Capitale, Claudia Pratelli, ha sottolineato l’importanza di questo viaggio: “Stare ad Auschwitz ha una potenza rievocativa gigantesca, in grado di trasformarli.”
In un tempo in cui la memoria della Shoah rischia di affievolirsi, il Viaggio della Memoria si propone come una guida imprescindibile per le nuove generazioni, affinchĂ© non si dimentichi mai l’orrore del passato e si costruisca un futuro migliore.