Tajani: “Con Trump si può parlare, il dialogo è costruttivo”
BRUXELLES – In un contesto internazionale caratterizzato da incertezze e tensioni, il ministro degli Esteri e vicepremier italiano, Antonio Tajani, si è mostrato ottimista riguardo alle relazioni tra Italia e Stati Uniti nella nuova era sotto la presidenza di Donald Trump. “Ci sono margini per un buon dialogo con la nuova amministrazione degli Stati Uniti, non c’è stato nessun messaggio negativo nei confronti dell’Italia da parte americana,” ha affermato Tajani durante una conferenza stampa al Consiglio Affari esteri di Bruxelles.
L’affermazione di Tajani giunge a pochi giorni dall’insediamento ufficiale di Trump, e pone l’accento su un clima di cooperazione che il governo italiano intende portare avanti, proprio come con l’amministrazione precedente di Joe Biden e il Segretario di Stato Antony Blinken. “Le relazioni tra Italia e Stati Uniti sono fortissime,” ha sottolineato il ministro, evidenziando l’importanza di lavorare congiuntamente per affrontare le sfide globali.
In particolare, Tajani ha fatto riferimento alla necessità di evitare conflitti commerciali che, a suo avviso, “non convengono a nessuno e portano danni a tutti.” Ha anche ricordato che, nonostante le divergenze passate, Trump non ha dimostrato in passato un approccio eccessivamente aggressivo nei confronti dell’Italia. “Se il buongiorno si vede dal mattino,” ha affermato, “dai primi colloqui tra Meloni e Trump e dalla mia telefonata con il nuovo segretario di Stato Marco Rubio, credo che il dialogo sia positivo.”
La disponibilità al confronto con la nuova amministrazione americana potrebbe segnare un passo avanti per l’Unione Europea, già impegnata a trovare una voce unica nel dialogo con Washington. Le dichiarazioni di Tajani si configurano dunque come un invito a una diplomazia attiva e proattiva, che potrebbe rivelarsi fondamentale in questa fase di transizione.
In un momento in cui le relazioni internazionali sono sempre più complesse, le parole di Tajani rappresentano un segnale di apertura, con la speranza che il dialogo tra Italia e Stati Uniti possa contribuire a stabilire una collaborazione fruttuosa e duratura. “Grazie all’Italia le cose vanno nella giusta direzione,” ha concluso il vicepremier.