Chiara Ferragni a processo per truffa aggravata: inizio dibattimentale fissato per settembre 2025
Bologna – L’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni è stata citata a giudizio dalla Procura di Bologna per truffa aggravata. La notizia è stata confermata in un comunicato stampa rilasciato oggi, 29 gennaio 2025, e segna l’inizio di un caso che ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico, noto come "Pandoro gate".
La Procura ha deciso di procedere direttamente, senza l’intervento del giudice per le indagini preliminari (gip), per un’accusa che risale a episodi legati alla vendita, durante le festività natalizie del 2022, dei pandori ‘Pink Christmas’ a marchio Balocco. Secondo l’accusa, tali prodotti venivano pubblicizzati come parte di una campagna benefica, in cui una quota dei proventi sarebbe stata destinata a scopi solidali, ma che in realtà non si sarebbe mai concretizzata. Stesse modalità sarebbero state adottate per la vendita delle uova di Pasqua nel 2023.
“LOTTERÒ PER FAR EMERGERE LA MIA INNOCENZA”
Chiara Ferragni ha commentato la sua situazione attraverso una nota, affermando: “Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza.”
Oltre a Ferragni, la citazione a giudizio coinvolge anche il suo ex manager, Fabio Damato, e alcuni rappresentanti di Balocco, tra cui Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, quest’ultimo in qualità di rappresentante della società Dolci Preziosi.
GLI AVVOCATI: “IL FATTO NON COSTITUISCE REATO”
Gli avvocati di Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Banache, difendono strenuamente la posizione della loro assistita. “Chiara Ferragni non ha commesso alcun reato. Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcm”, hanno dichiarato.
In sintesi, il processo, che si svolgerà dal 23 settembre 2025, potrebbe segnare un capitolo significativo nella vita professionale di Ferragni, che ha sempre sottolineato l’importanza della trasparenza nelle sue iniziative commerciali. La vicenda, oltre a suscitare dibattiti legali, solleva interrogativi sull’etica del marketing influencer e sulla responsabilità di chi gestisce brand legati a valori sociali.