OpenAI accusa DeepSeek di “distillazione” | È davvero il crollo delle regole nell’IA?

OpenAI Accusa DeepSeek di Aver Copiato: Tempesta nei Mercati dell’IA

ROMA – La tensione tra colossi della tecnologia si intensifica, poiché OpenAI ha accusato DeepSeek di aver sfruttato illicitamente il suo modello di intelligenza artificiale per addestrare il proprio chatbot. Questa controversia sta già causando un impatto significativo sui mercati finanziari e solleva interrogativi cruciali riguardo la competitività e l’etica nell’industria dell’IA.

Secondo quanto riportato da Bloomberg News, OpenAI avrebbe raccolto prove di "distillazione", una pratica che permetterebbe a DeepSeek, un concorrente cinese, di estrarre informazioni cruciali e tecnologie dai modelli di OpenAI, violando così i termini di servizio stabiliti. Le accuse di OpenAI spingono a riflessioni più ampie sulle dinamiche di potere tra aziende tecnologiche di diverse nazioni.

L’inaspettato successo di DeepSeek, specialmente dopo il lancio del modello open source R1, ha scosso le fondamenta del mercato, portando al più grande calo giornaliero mai registrato per le azioni di Nvidia. A seguito di questo evento, si è osservata una parziale ripresa, e gli indici globali, come il Topix giapponese (+0,7%) e l’ASX australiano (+2,9%), evidenziano segnali di stabilizzazione.

La reazione di OpenAI, sostenuta da Microsoft, non è limitata a questioni di mercato. L’azienda ha avviato un’indagine per verificare possibili esposizioni non autorizzate dei dati provenienti dai propri sistemi. David Sacks, recentemente nominato “zar” dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute dal presidente Donald Trump, ha confermato a Fox News che esistono prove sostanziali riguardo alla distillazione perpetrata da DeepSeek. Questo sviluppo potrebbe indurre le grandi aziende dell’IA a progettare misure preventive contro tali pratiche scorrette.

Nonostante le accuse rivolte a DeepSeek, OpenAI si trova anch’essa al centro di polemiche legate alla proprietà intellettuale. L’azienda deve affrontare una causa intentata dal New York Times, il quale sostiene che OpenAI abbia utilizzato contenuti della testata senza autorizzazione.

In un panorama già complesso, l’accusa di OpenAI a DeepSeek aggiunge un ulteriore strato di conflitto e sfida nel settore dell’intelligenza artificiale, ponendo interrogativi sul futuro delle relazioni commerciali e sulla legittimità delle pratiche aziendali nel mondo della tecnologia avanzata.