Il Capitano “Sully”: “Quello di Washington è uno degli aeroporti più difficili degli Usa”
Chesley B. Sullenberger III, noto come Sully, ha espresso preoccupazione riguardo alla sicurezza negli aeroporti statunitensi, in particolare al Ronald Reagan Washington National Airport, recentemente teatro di un tragico incidente aereo.
Intervistato dal New York Times, Sully, che nel 2009 guadagnò fama mondiale per aver fatto atterrare un aereo nel fiume Hudson, ha commentato l’incidente avvenuto nel fiume Potomac, avvenuto in un periodo definito “eccezionalmente sicuro” nella storia dell’aviazione. Secondo il pilota, tali eventi servono a rammentare l’importanza della vigilanza continua nel settore.
“Abbiamo dovuto imparare lezioni importanti letteralmente con il sangue, troppo spesso”, ha dichiarato Sullenberger. La sua affermazione sottolinea la necessità di apprendere dagli errori del passato per prevenire futuri incidenti. La collisione recente tra un aereo commerciale e un elicottero militare ha infranto un lungo periodo di tranquillità, poiché era dal 2003 che non si verificavano incidenti mortali nel settore del volo commerciale negli Stati Uniti.
L’aeroporto di Washington, inaugurato negli anni ’30, è descritto dal capitano come uno dei più difficili da operare nel Paese. “Richiede una formazione aggiuntiva per i piloti”, sostiene Sullenberger, evidenziando l’elevato traffico aereo e le piste corte. Inoltre, la sua infrastruttura non sembra essere adeguata alle moderne esigenze di sicurezza, nonostante l’ingresso della tecnologia nel settore.
Sullenberger ha anche menzionato la difficoltà dell’approccio notturno: “La notte rende sempre le cose diverse nel vedere altri aerei: fondamentalmente tutto ciò che puoi fare è vedere le luci.” Questo fattore, unito alla necessità di distinguere la posizione e la direzione di altri velivoli, rende l’avvicinamento verso l’aeroporto ancora più complicato.
“Sono semplicemente devastato da tutto questo”, ha dichiarato il capitano, esprimendo il suo rammarico per l’incidente recente. La sua denuncia serve anche da monito per il settore: è fondamentale imparare da ogni fallimento e migliorare continuamente per garantire la sicurezza di tutti i viaggiatori.
Concludendo, la testimonianza di Sully offre una prospettiva critica sulla necessità di rinnovare e potenziare gli standard di sicurezza negli aeroporti più complessi degli Stati Uniti, affinché tragici eventi come quello recente non si ripetano in futuro.