Arrestato a Messina | È davvero possibile che ci siano ancora uomini che maltrattano le loro ex mogli?

San Filippo del Mela: Arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di arresto cautelare ai danni di un quarantenne residente a San Filippo del Mela, attualmente sottoposto a misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’uomo è accusato di aver maltrattato la propria ex moglie, da cui era separato, con condotte violente che si sarebbero protratte dal mese di maggio dello scorso anno fino a pochi giorni fa.

Le indagini, condotte dal Commissariato di P.S. di Milazzo e dirette dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno portato alla luce gravi indizi di colpevolezza a carico del presunto maltrattante, già noto alle forze dell’ordine per precedenti simili. Nonostante già condannato in passato per maltrattamenti nei confronti della stessa vittima e destinatario di un divieto di avvicinamento, l’uomo ha continuato a frequentare l’abitazione della ex moglie.

Le condotte aggressive dell’individuo hanno avuto luogo anche in presenza del figlio minore della coppia. Tra gli episodi più allarmanti, vi è stato un caso in cui l’uomo ha pedinato la vittima, tentando di aprire la sua auto mentre si trovava a bordo con un amico. Non solo: dopo essere stato respinto, ha cominciato a inseguirla, tentando persino di speronarla, e in un’occasione ha sferrato pugni contro il finestrino del veicolo, mimando un gesto minaccioso di taglio della gola.

Secondo il Comunicato della Polizia, le reiterate aggressioni hanno arrecato alla vittima un grave stato di ansia e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola a vivere in uno stato di vigilanza costante. Ultimamente, l’uomo ha mostrato comportamenti di controllo nei confronti della vittima, minacciandola di non frequentare altri uomini e danneggiando l’auto di un amico di quest’ultima.

Dopo le formalità di rito, l’indagato è stato trasferito presso l’abitazione di un congiunto a Milazzo, dove si troviora attualmente in regime di arresti domiciliari. La Polizia ha precisato che il procedimento è ancora nelle fasi preliminari, ribadendo il principio di presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva. Si procederà a ulteriori accertamenti per garantire che vengano rispettati sia i diritti della vittima che quelli dell’indagato.