
Stop al trattenimento in Albania: 43 migranti rientrano in Italia
GJADER (ALBANIA) – Si chiude un capitolo controverso per i 43 migranti attualmente trattenuti nel centro di Gjader, in Albania. Domani, 1° febbraio, alla mezzogiorno, tutti i migranti torneranno in Italia a bordo di mezzi della Guardia Costiera. L’iniziativa arriva in seguito a una sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha imposto la revisione del loro stato di detenzione.
Il gruppo, composto da 35 individui provenienti dal Bangladesh e 8 dall’Egitto, era stato trasferito in Albania dopo un primo screening avvenuto a Lampedusa. Oltre ai 43 migranti in rientro, un totale di 49 persone erano state inizialmente trasferite in Albania, di cui 5 erano state già rimandate in Italia per ulteriori valutazioni e motivi di protezione.
La Corte d’Appello ha fatto chiarezza sulla situazione legale dei migranti, affermando che "il giudizio va sospeso nelle more della decisione della Corte di Giustizia europea". Secondo i giudici, questo ha reso impossibile rispettare il termine di quarantotto ore previsto per la convalida del trattenimento, da qui la decisione di disporre la liberazione dei migranti.
In precedenti occasioni, risalenti agli sbarchi del 16 ottobre e dell’8 novembre, la sezione immigrazione del Tribunale di Roma aveva già espresso posizioni simili. Ora, con il trasferimento della competenza alla Corte d’Appello, l’esecutivo ha anche aggiornato la lista dei Paesi considerati "sicuri".
Al ritorno in Italia, i 43 migranti saranno sottoposti alla procedura ordinaria di valutazione delle richieste di protezione, come previsto dalla normativa vigente. Tuttavia, giovedì scorso, la Commissione territoriale per il diritto d’asilo aveva già negato le domande di protezione per manifestamente infondate.
Questa evoluzione della situazione conferma la complessità del tema migratorio in Italia e nel continente europeo, sollevando interrogativi sull’efficacia delle politiche attuate e sulle reali condizioni di accoglienza dei migranti.