Arrestati 4 tifosi in un incontro di calcio | La Polizia di Ragusa scopre un arsenale di violenza nascosto!

Processo Direttissimo per Ventisei Ultras Gelesi: A Modica la Lotta Contro la Violenza negli Stadi Continua

Modica, 29 gennaio 2025 – Si apre oggi il processo direttissimo per ventisei ultras della squadra di calcio del Gela, accusati di violenze e comportamenti antisportivi durante la partita di eccellenza siciliana fra Modica e Gela, svoltasi lo scorso marzo. L’incontro, caratterizzato da tensioni tra i tifosi, ha portato a una serie di arresti che testimoniano l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno della violenza nei campi sportivi.

Le indagini effettuate dal Commissariato di Polizia di Stato di Modica hanno avuto inizio immediatamente dopo i fatti accaduti allo stadio “Vincenzo Barone”. Durante il match, quattro persone furono arrestate in flagranza di reato, due dei quali supporter del Gela, coinvolte nel lancio e nel possesso di artifizi pirotecnici. Dall’altra parte, due tifosi del Modica vennero trovati in possesso di bombe carta, una mazza e un coltello. Un intervento tempestivo degli agenti ha così evitato che un potenziale arsenale di oggetti pericolosi venisse introdotto nell’area del match.

Grazie all’analisi delle immagini fornite dalla Polizia Scientifica, le autorità sono riuscite a identificare ulteriori ultras del Gela, responsabili di possesso di mazze, fumogeni e altri ordini di materiale illecito. In seguito a questi eventi, il Questore della provincia di Ragusa ha emesso 26 provvedimenti di Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive (D.A.SPO), applicando misure che vanno da uno a cinque anni di divieto per ciascuno degli ultras identificati.

La Procura della Repubblica di Ragusa non ha esitato a citare tutti i tifosi coinvolti a giudizio direttissimo. Questo procedimento assume particolare rilevanza, poiché la normativa di settore prevede sanzioni severe per reati commessi all’interno degli stadi, specialmente quando le prove a carico degli imputati sono chiare e documentate.

La polizia ha intensificato il monitoraggio degli incontri calcistici, evidenziando come le misure di sicurezza stiano producendo risultati. Infatti, solo lo scorso anno, sono state denunciate altre cinque persone, tra cui due tifosi ennesi e tre modicani, per comportamenti antisportivi che hanno disturbato l’ordine pubblico, anch’essi colpiti da provvedimenti D.A.S.P.O.

La lotta contro la violenza negli stadi continua e, con essa, l’impegno delle forze dell’ordine e delle istituzioni per garantire un ambiente sicuro e rispettoso durante gli eventi sportivi. La vicenda di oggi rappresenta solo uno dei tanti capitoli in questa battaglia, ma è un chiaro segnale che la tolleranza per comportamenti violenti è sempre più ridotta.