Cammello fuggito muore per le strade di Napoli | È ora di dire basta ai circhi con animali?

Cammello muore a Napoli: l’AIDAA presenta un esposto alla procura

NAPOLI – Il triste destino di un giovane cammello, proveniente dal circo Togni, ha sollevato un’ondata di indignazione tra gli attivisti animalisti. Il cammello è morto dopo essere fuggito e aver vagato per le strade di Napoli, e ora l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla procura per chiedere un chiarimento sulle cause del decesso.

“Si chiarisca fino in fondo la causa della morte”, affermano i rappresentanti dell’associazione, che sottolineano come l’animale fosse costretto a vivere in condizioni di cattività all’interno del circo. Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla presenza di animali nei circhi, un tema già molto controverso nella società moderna.

L’AIDAA non si limita a chiedere giustizia per il cammello, ma lancia un appello più ampio contro l’utilizzo di animali nei circhi. “Troppi animali in sofferenza, troppi animali costretti a vivere contro natura. È ora di dire basta”, dichiarano gli attivisti, enfatizzando l’urgenza di vietare la presenza di animali in tali realtà.

“Non vogliamo parlare prima di conoscere gli esiti dell’autopsia”, aggiungono, lasciando intendere che la questione non riguarda solo la morte di un singolo animale, ma è legata a una pratica più ampia e sistematica. L’AIDAA invita la società a riflettere su quanto accade dietro le quinte dei circhi e sulla sofferenza che molti animali devono affrontare.

L’episodio del cammello morto è diventato simbolo di una battaglia più grande, quella per la dignità e il benessere degli animali in cattività. Con questo esposto, l’AIDAA spera di riportare l’attenzione su un problema che coinvolge non solo Napoli, ma tutto il Paese, sollecitando un cambiamento nelle leggi vigenti in materia di sfruttamento animale nei circhi.