Al porto di Genova un’altra vita spezzata | La crisi della sicurezza sul lavoro è davvero ignorata?

Incidente mortale al porto di Genova: è la sesta vittima dell’anno

GENOVA – Una tragica notizia ha scosso la comunitĂ  genovese nella mattinata del 5 febbraio 2025, quando un operaio di 36 anni ha perso la vita in un incidente sul lavoro presso l’area delle riparazioni navali del Molo Giano. Sembra che l’uomo sia stato colpito dal motore di una imbarcazione. Un evento che riporta in primo piano il grave problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, specialmente in contesti così rischiosi come il porto.

“Con sgomento e profonda tristezza apprendiamo la notizia”, ha dichiarato Pietro Piciocchi, sindaco facente funzioni di Genova. “Un altro fatto doloroso che ci ricorda con forza come la sicurezza sul lavoro sia, per tutto il paese, un impegno prioritario,” ha aggiunto, sottolineando l’urgenza di non abbassare la guardia. Secondo il primo cittadino, non è accettabile che nel 2025 si verifichino ancora incidenti mortali sul lavoro.

La tragedia ha portato anche i rappresentanti politici a esprimere la loro indignazione. I deputati del Partito Democratico Valentina Ghio e Alberto Pandolfo hanno definito la situazione “inaccettabile”, aggiungendo che nel 2025 si sono già superate le ottanta vittime sul lavoro. “Il tragico bilancio obbliga le istituzioni ad alzare l’attenzione,” hanno dichiarato, facendo appello affinché le proposte legislative per una maggiore sicurezza siano finalmente discusse e adottate.

Anche il gruppo Pd in Regione ha sottolineato la necessitĂ  di interventi immediati sulla sicurezza, esprimendo cordoglio alla famiglia della vittima e ai colleghi colpiti dalla tragedia. “Ennesima tragedia sul lavoro che lascia senza parole,” hanno affermato, richiamando l’importanza di investire sulla formazione e di aumentare gli organici per garantire una sorveglianza piĂą efficace.

Non sono mancati i commenti anche dalle sigle sindacali. Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, ha segnalato che nel 2024 sono stati registrati 797 infortuni mortali, un incremento rispetto all’anno precedente. Dietro a questi numeri ci sono storie di persone che non faranno piĂą ritorno a casa. “Non è ammissibile parlare di tragica fatalitĂ ,” ha dichiarato, chiedendo misure concrete per aumentare la sicurezza sul lavoro.

L’Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria, ha esortato a non perdere tempo e avviare un confronto serio e strutturato sulla sicurezza. “Non possiamo accettare la versione che recita: il numero dei morti rispetto agli occupati è diminuito,” ha sottolineato, chiedendo un tavolo nazionale per discutere la situazione.

Anche il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha espresso il suo cordoglio: “Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunitĂ .” Sottolineando l’importanza di un impegno collettivo per tutelare i lavoratori, Bucci ha insistito sulla necessitĂ  di rafforzare le misure di sicurezza in tutti i settori lavorativi.

In questo tragico momento, le istituzioni, i sindacati e la comunitĂ  tutta si uniscono nel chiedere un cambiamento serio e immediato per garantire un lavoro sicuro a chi ogni giorno si impegna per il benessere della societĂ .