Crosetto chiede l’immunità parlamentare | È davvero la soluzione contro la gogna della magistratura?

Crosetto invoca l’immunità parlamentare: “Contro il potere dei magistrati di distruggere la reputazione”

ROMA – Guido Crosetto, attuale Ministro della Difesa, torna a far parlare di sé sollevando una questione cruciale: la necessità di ripristinare l’immunità parlamentare in Italia. Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro ha espresso preoccupazione per ciò che definisce un’abuso di potere da parte di alcune frange della magistratura che, secondo lui, si sono auto-attribuite un’autorità morale in grado di tenere sotto scacco gli altri poteri dello Stato.

Crosetto si riferisce specificamente al caso Almasri ma sottolinea che si tratta solo di un “piccolo pezzo del puzzle”. “Non esiste automatismo nell’iscrivere sul registro degli indagati un premier, ministri o sottosegretari,” ha affermato, aggiungendo che vi è sempre la possibilità per i magistrati di valutare i fatti in modo equo. Il ministro ha poi lanciato una provocazione, suggerendo che “tanto varrebbe eliminare la norma dell’obbligatorietà dell’azione penale,” di fatto ponendo un interrogativo sull’uso discrezionale di questo potere.

Un argomento centrale del suo discorso è il timore del potere giudiziario di danneggiare irreparabilmente la reputazione di cittadini e politici. “Migliaia di cittadini sono sottoposti alla gogna di indagini, spesso si trovano ad affrontare anni di disagi per essere poi scagionati,” ha lamentato Crosetto, elencando vari esponenti politici che hanno subito questo trattamento, da Berlusconi a esponenti di governi del passato come Renzi e Mastella.

“Chi paga per loro?” si chiede Crosetto, criticando la mancanza di responsabilità da parte di alcuni magistrati, i quali, nonostante possano violare legge e diritti, continuano a esercitare il loro ruolo senza conseguenze. L’ex presidente di Fratelli d’Italia ha espresso la convinzione che la protezione dell’immunità parlamentare sia fondamentale, affermando che “se la nostra Costituzione è considerata ‘la più bella del mondo’, perché quella parte è stata cassata?”

Il ministro ha inoltre invitato a riflettere sull’efficienza del governo e del Parlamento, lamentando che l’attuale situazione legislativa riduce gli organi statali a meri “passacarte di decreti legge”. “Un governo deve essere in grado di prendere decisioni rapide, ma il Parlamento deve restare un organo legislativo di controllo,” ha chiarito Crosetto, paragonando la situazione italiana a quella degli Stati Uniti dove il presidente è costretto a confrontarsi con il Senato per approvare molte decisioni.

Infine, il ministro ha affrontato anche la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti, suggerendo che “l’unico modo per placare Trump sia incrementare la spesa sulla Difesa,” indicando che l’Italia deve raggiungere il 2% del PIL in spesa militare per rimanere competitiva all’interno della NATO.

In un contesto internazionale in rapida evoluzione, Crosetto ha concluso il suo intervento affermando che senza riforme significative, l’Europa rischia di diventare “irrelevante” sulla scena globale.