Meloni sfugge al Parlamento in un momento cruciale | Conte la accusa di vigliaccheria, cosa c’è dietro questa fuga?

Conte attacca Meloni: "La sua assenza alla Camera è un atto di viltà istituzionale"

ROMA – Un duro affondo quello di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, durante il suo intervento nell’aula di Montecitorio. L’assenza della Premier Giorgia Meloni è stata definita da Conte un “atto di viltà istituzionale”, accusandola di “scappare dal Parlamento” e di “scappare davanti agli italiani”. Le parole di Conte, pronunciate il 5 febbraio 2025, si aggiungono a un clima politico già di per sé teso e frammentato.

“Presidente Meloni, so che ci sta guardando nascosta dietro a un computer”, ha esordito Conte, sottolineando l’ironia della situazione e reclamando la responsabilità della Premier a rispondere in prima persona alle questioni sollevate in aula. “Ha parlato per tre volte di questa vicenda, fornendo versioni diverse. Adesso non parli più”, ha continuato, chiedendo all’attuale governo di non avvalersi di “scendiletto” per comunicare le proprie posizioni.

Nelle sue dichiarazioni, Conte ha toccato anche questioni di giustizia e sicurezza. “Meloni scappa dal Parlamento e voi lasciate scappare anche i criminali”, ha esclamato, facendo riferimento a una riforma che, a suo dire, avvantaggia i delinquenti. “Ormai siamo diventati un porto franco, un paese dei balocchi, dei criminali”, ha aggiunto, esprimendo preoccupazione per il deterioramento della situazione.

Un accenno particolare è stato riservato al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, reo, secondo Conte, di aver “scandalosamente” fallito nel suo ruolo. “Lei non è stato il difensore di Almasri, lei è stato il giudice assolutore. Se il suo intervento fosse stato proiettato in un’aula di giurisprudenza, dovrebbe vergognarsi”, ha incalzato il leader del M5S, mettendo in dubbio la competenza del Ministro in un tema tanto delicato.

La polemica, quindi, si intensifica e si arricchisce di nuove sfumature. La posizione di Conte, infatti, non è solo un attacco alla Meloni, ma rappresenta anche la strategia di opposizione del M5S in un contesto politico segnato da divisioni e tensioni crescenti. Con un gioco di parole, il leader pentastellato sembra chiedere al governo di smettere di nascondersi e di affrontare le questioni critiche in modo diretto e pubblico. La risposta della Premier e la direzione che prenderà il governo in questo contesto rimangono ora al centro dell’attenzione mediatica e politica.