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Spionaggio Giornalisti e Attivisti: Il Governo Italiano in Difficoltà
Roma – Nel cuore di un crescente scandalo di spionaggio, il quotidiano britannico ‘The Guardian’ ha smentito categoricamente le affermazioni del Governo italiano riguardo l’uso di spyware per monitorare giornalisti e attivisti. Secondo le informazioni rivelate, l’esecutivo italiano potrebbe aver violato il contratto con l’azienda israeliana Paragon Solution, con insinuazioni su chi fosse realmente oggetto delle operazioni di spionaggio.
L’eurodeputato del Partito Democratico, Sandro Ruotolo, ha immediatamente risposto a queste rivelazioni depositando un’interrogazione alla Commissione Europea. Ruotolo ha richiesto che le autorità comunitarie intervengano per tutelare le vittime coinvolte e per avviare un’indagine approfondita sui fatti accaduti. Le sue preoccupazioni derivano dal fatto che la libertà di stampa e la protezione dei dati personali sono in gioco, e questo richiede attenzione immediata da parte delle istituzioni europee.
“Lo scandalo del trojan israeliano Paragon coinvolge personalità di spicco del mondo dell’informazione e della società civile italiana,” ha affermato Ruotolo. Tra i nomi citati ci sono Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it, e Luca Casarini della ong Mediterranea Saving Humans, entrambi segnalati come vittime di attacchi informatici mirati.
Il governo italiano ha negato qualsiasi coinvolgimento dei servizi segreti nel monitoraggio di queste persone. Tuttavia, il rifiuto di chiarire se l’Italia abbia acquistato servizi da Paragon Solutions sottolinea ulteriori interrogativi. Ruotolo ha messo in evidenza la necessità di rispondere alle domande critiche: se il governo abbia davvero acquistato spyware, a quale scopo, e, in caso negativo, chi potrebbe aver condotto tali operazioni di sorveglianza.
A rendere la situazione ancora più inquietante è la notizia che, stando a ‘The Guardian’, Paragon Solution avrebbe interrotto il contratto con l’Italia a causa della violazione dei termini da parte del governo stesso. Ruotolo ha dichiarato che queste notizie non fanno altro che alimentare il sospetto su un possibile coinvolgimento del governo italiano in attività di spionaggio illegittimo.
In conclusione, la richiesta di Ruotolo alla Commissione Europea di proteggere i cittadini europei da tali violazioni è diventata essenziale. L’eurodeputato ha chiesto non solo tutela per le vittime, ma anche l’apertura di un’indagine per accertare le responsabilità legali e politiche di quanto accaduto. Con questi sviluppi, l’attenzione su come il governo italiano gestisca la privacy e la libertà di stampa è destinata a intensificarsi.