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La Consulta dichiara inammissibile il referendum sull’autonomia differenziata: oggetto e finalitĂ poco chiari
ROMA – La Corte costituzionale ha reso nota, tramite la sentenza numero 10, l’inammissibilitĂ della richiesta di referendum per l’abrogazione della legge numero 86 del 2024. Tale legge, che contiene disposizioni sull’attuazione dell’autonomia differenziata per le regioni ordinarie, è stata al centro di un acceso dibattito politico e giuridico nelle ultime settimane.
La Corte ha sottolineato che l’oggetto e la finalitĂ del quesito referendario risultano poco chiari e incerti. Questo provvedimento si inserisce nel contesto di una piĂą ampia discussione sull’assetto autonomistico del paese, ma il quesito proposto si riferisce alla legge n. 86, che è stata profondamente modificata dalla sentenza precedente, numero 192 del 2024. Quest’ultima ha dichiarato l’illegittimitĂ di molte disposizioni della legge, portando a un complessivo ridimensionamento di ciò che può essere trasferito alle regioni.
Uno degli aspetti critici evidenziati dai giudici riguarda l’incertezza sui livelli essenziali delle prestazioni (LEP), un tema cruciale per garantire diritti civili e sociali omogenei su tutto il territorio nazionale. La Corte ha specificato come la difficoltà nel definire tali livelli renda problematico il quesito stesso, impedendo agli elettori di compiere una scelta informata e consapevole.
Inoltre, la sentenza ha messo in luce che il referendum potrebbe trasformarsi in un’occasione per esprimere opinioni sull’intero concetto di regionalismo differenziato, piuttosto che su una singola legge modificata. La sottolineatura che il referendum non può riguardare un tema di tale portata, ma richiede una revisione costituzionale, rappresenta un punto cruciale nelle valutazioni della Consulta.
Infatti, un’eventuale ammissione del quesito referendario comporterebbe una radicale polarizzazione identitaria sull’autonomia differenziata, con possibili ripercussioni negative sul principio di divieto di referendum su questioni di carattere costituzionale, come stabilito dai Costituenti.
La decisione della Corte costituzionale, quindi, segna un’importante tappa nel dibattito sull’autonomia differenziata in Italia, confermando la necessitĂ di chiarire i termini e gli obiettivi di un processo che tocca aspetti fondamentali dell’assetto politico e giuridico del paese.