Israele rilascia 183 palestinesi | Ma perché 7 di loro finiscono subito in ospedale?

Israele libera 183 palestinesi: 7 ricoverati per gravi condizioni di salute

Roma – 8 febbraio 2025 – Nella giornata di ieri, le forze di sicurezza israeliane hanno proceduto alla liberazione di 183 palestinesi detenuti, come stabilito nell’ambito dell’accordo sul cessate il fuoco in vigore dal 19 gennaio. Tuttavia, la situazione è subito apparsa critica, poiché sette di questi individui sono stati trasportati in ospedale a causa delle loro "condizioni di salute difficili". La notizia è stata fornita dalla Mezzaluna rossa palestinese, che ha sollevato preoccupazioni sulle condizioni generali dei prigionieri.

"Tutti i prigionieri rilasciati oggi hanno bisogno di cure mediche" ha dichiarato Abdullah al-Zaghari, capo della Palestinian Prisoner’s Society, riprendendo i rapporti di Al Jazeera. Secondo quanto riportato, i liberati sono stati vittime di maltrattamenti e abusi durante la detenzione, accumulando segni visibili di violenze subite nei mesi precedenti.

Tra coloro che hanno riacquistato la libertà c’è Hassan Alhaj, un operatore sanitario che ha raccontato la sua drammatica esperienza. "Durante la mia detenzione sono stato pestato e torturato", ha afirmato, mostrando cicatrici sulle gambe. “Mi hanno arrestato solo perché lavoravo per il ministero della Salute. È stato un trattamento inaccettabile", ha aggiunto, sottolineando la mancanza di cure adeguate durante il periodo in custodia.

Jamal Al-Tawil, ex sindaco di Al-Bireh e membro di spicco dell’ala politica di Hamas, è stato uno dei prigionieri liberati, con un passato di quasi due decenni di detenzione. La liberazione ha avuto luogo sia a Ramallah, nella Cisgiordania occupata, che a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

Inoltre, i vertici di Hamas hanno commentato la situazione, affermando che il ricovero immediato di sette prigionieri rilasciati "riflette le aggressioni sistematiche e i maltrattamenti inflitti". La Palestinian Prisoner’s Society ha denunciato che durante queste liberazioni, “decine di loro” presentavano segni di tortura e affamamento, un’affermazione che si allinea con le denunce di organizzazioni israeliane e internazionali riguardo ai maltrattamenti dei detenuti palestinesi.

Recentemente, le Nazioni Unite hanno pubblicato un report dettagliato sulla "detenzione arbitraria e prolungata" da parte delle autorità israeliane, che ha colpito migliaia di palestinesi dalla scorsa offensiva, iniziata il 7 ottobre 2023. Il documento ha messo in evidenza accuse di tortura e trattamenti inumani, con particolare riferimento agli abusi sessuali e all’assenza di accesso a necessari supporti legali.

In un contesto di forte tensione e controversie, le liberazioni di ieri e le condizioni dei prigionieri restituiscono un’immagine preoccupante della realtà delle carceri israeliane, aprendo un nuovo capitolo in una storia di conflitti ormai decennali.