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Zara Lachlan: La giovane esploratrice che ha affrontato l’Atlantico a remi
ROMA – Una sfida straordinaria, un viaggio epico: sono le parole che meglio descrivono l’impresa di Zara Lachlan, una giovane britannica di 19 anni, che ha fatto la storia remando da sola attraverso l’Atlantico. Partita dal Portogallo il 27 ottobre, Lachlan ha completato la traversata senza supporto e senza scali in un’incredibile avventura durata 97 giorni.
La traversata, purtroppo, non è stata priva di pericoli. Tra i momenti più critici, la giovane ha raccontato l’incredibile paura provata quando una nave cargo le è passata a meno di 200 metri. “Non mi aveva vista sul sistema di tracciamento AIS”, ha spiegato, “e poteva finire davvero male”. Fortunatamente, la sua determinazione e le sue abilità l’hanno condotta verso un finale trionfale: è diventata la prima donna e la persona più giovane al mondo a completare questa avventurosa traversata remando.
Ciò che ha reso questa esperienza ancora più intensa sono stati gli incontri ravvicinati con la fauna marina. Lachlan ha affrontato orche, squali e persino un barracuda che le ha morso un piede. “Ma ero più preoccupata di prendere un’infezione che di essere mangiata”, ha scherzato, riflettendo sul suo incredibile coraggio. Le condizioni meteo severe hanno costretto la giovane rematrice a remare fino a 22 ore al giorno per evitare di arretrare, con momenti di solo breve riposo.
Non meno impegnativa è stata la lotta contro la solitudine. Durante il lungo viaggio, ha iniziato a sperimentare allucinazioni, descrivendo visioni di cavalli grigi che correvano sulle onde e uccelli che si trasformavano in fiori. “Non mi ha spaventato, anzi, era quasi bello”, ha commentato, richiamando l’attenzione sulla strana bellezza di una condizione così estrema.
Unico punto di riferimento con la civiltà era una telefonata quotidiana al fidanzato tramite telefono satellitare. "Credo che mi abbia aiutata a rimanere sana di mente", ha rivelato Lachlan, "ma probabilmente lui direbbe che mi ha solo visto sempre più arrabbiata”.
Sebbene non abbia battuto il record di velocità, aggiungendo solo 19 ore rispetto al primato esistente, Zara Lachlan ha dimostrato che la vera vittoria risiede nel coraggio di affrontare l’ignoto. “Avrei preferito fallire di tre settimane che di 19 ore”, ha ammesso, rivelando la sua determinazione e il suo spirito critico.
Con la sua impresa, Zara Lachlan ha ispirato molti, dimostrando che nulla è impossibile per chi sogna in grande e ha il coraggio di sfidare le avversità. Una vera pioniera, pronta a scrivere il prossimo capitolo della sua avventura.