
Achille Lauro e il ricordo di un’infanzia speciale: la madre parla della sua esperienza con i "ragazzi difficili"
Sanremo 2025, un palcoscenico di emozioni e racconti. Quest’anno, l’attenzione non si concentra solo sulle note, ma anche sulle storie personali che prendono vita tra le pieghe delle canzoni. Achille Lauro, il noto cantautore romano, porta sul palco una reminiscenza del suo passato attraverso la lettera della madre, pubblicata a pochi giorni dall’inizio del festival.
In un sincero racconto, la madre di Lauro rivela l’importanza della scrittura nella vita di suo figlio fin dalla tenera età. “Lauro ha sempre avuto una fissazione per la scrittura. La mattina, quando mi svegliavo, entravo in camera sua e lo trovavo ancora sveglio a scrivere”, racconta con affetto. Questo amore per le parole, secondo la signora, ha rappresentato una valvola di sfogo per affrontare un’infanzia non priva di ostacoli.
“Ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l’amore”, continua la madre, sottolineando l’essenza dell’educazione affettiva che ha cercato di trasmettere a suo figlio. Questo insegnamento si è rivelato cruciale, poiché "chi impara a seguire quel faro, presto o tardi, riconosce la strada". Una riflessione che offre un affettuoso sguardo alla figura di Lauro, cresciuto in un ambiente che ha plasmato la sua personalità artistica e umana.
Un aspetto centrale di questa storia è l’accoglienza di ragazzi in difficoltà. “Lauro è cresciuto in casa con ragazzi che non erano miei figli, ma che ho accolto come tali”, racconta la madre, evocando ricordi di una vita dedicata al volontariato. Questi ragazzi, provenienti da storie complesse e talvolta dolorose, hanno condiviso un percorso di vita con Lauro, creando legami forti e duraturi. “Giovani incoscienti, ma con un grande cuore”, li definisce, sottolineando come quella comunità abbia rappresentato un’importante fonte di affetto e supporto.
Oggi, con la maturità e il successo, Lauro non dimentica il passato e ha intrapreso un percorso di sostegno verso chi è in difficoltà. "Sono grata di vedere che oggi lui non si dimentica di chi ha bisogno", afferma sua madre, manifestando orgoglio per l’impegno di suo figlio. Attraverso iniziative e supporto a ospedali e comunità, Lauro continua a cercare di restituire ciò che ha ricevuto.
Infine, la lettera si conclude con un pensiero profondo: “Se quei ragazzi non avessero conosciuto l’amore, incluso mio figlio, forse si sarebbero persi in cerca di quell’amore che non avrebbero mai trovato”. Un messaggio potente che invita alla riflessione sull’importanza dell’affetto e della solidarietà, valori che risuonano forte nella musica di Achille Lauro e nella sua storia personale.
In un festival che celebra la bellezza della musica e delle storie umane, il racconto della madre di Lauro si inserisce perfettamente nel tema della connessione e della comprensione reciproca, promuovendo un messaggio di speranza e di amore incondizionato.