1700 licenziamenti in tutto il mondo | La drammatica scelta dell’ong anti-mine che fa riflettere su un sostegno americano in pericolo

Effetto Trump: 1700 Licenziamenti per il Blocco dei Fondi USA all’Ong Anti-Mine

Il pesante impatto della sospensione dei finanziamenti americani ha portato a 1700 licenziamenti in 12 Paesi. La Norsk Folkehjelp, l’organizzazione norvegese leader nel settore dello sminamento, ha annunciato che la drastica decisione è stata causata dal taglio dei fondi statunitensi, storicamente il principale donatore nel campo. Questa situazione segue un decreto firmato dal nuovo presidente americano Donald Trump, il quale ha causato la sospensione dei contributi per un periodo di almeno 90 giorni.

Raymond Johansen, segretario generale dell’ong, ha sottolineato come il costo più alto di questa decisione ricadrà sulle comunità più vulnerabili. “I bambini, gli agricoltori e le comunità locali colpite dalle mine paga il prezzo di questa scelta”, ha dichiarato Johansen. La Norsk Folkehjelp ha ricevuto, nel solo 2024, circa 42 milioni di dollari dal dipartimento di Stato americano, fondi essenziali per i suoi programmi di sminamento e disarmo in vari paesi, tra cui Afghanistan, Iraq e Ucraina.

A seguito della riduzione dei finanziamenti, l’organizzazione è stata costretta a licenziare oltre la metà del suo personale, circa 1.700 dipendenti su un totale di 3.200. Questo rappresenta un colpo significativo per un ente che negli ultimi 20 anni ha avuto un ruolo fondamentale nel campo dello sminamento, beneficiando direttamente circa 2,2 milioni di persone.

Johansen ha evidenziato l’importanza del supporto americano nel garantire la sicurezza nei territori bonificati. “Grazie ai fondi statunitensi, abbiamo bonificato un’area che equivale a quella della capitale norvegese, Oslo, rimuovendo circa 600.000 ordigni esplosivi.” Questi interventi hanno non solo aumentato la sicurezza alimentare e permesso la rinascita delle infrastrutture, ma hanno anche ostacolato l’uso improprio di bombe e mine da parte di gruppi non statali.

Norsk Folkehjelp lancia, quindi, un appello a Washington affinché venga ripristinato il flusso di finanziamenti. "Chiediamo alle autorità americane di decidere il prima possibile per il ripristino dei fondi necessari a salvare vite umane", ha ribadito Johansen. Non solo rivolgendosi agli Stati Uniti, l’organizzazione si sta anche avvalendo del dialogo con le autorità norvegesi e col mondo internazionale per mantenere attive le sue operazioni.

Fondata nel 1939, Norsk Folkehjelp ha svolto un ruolo cruciale nell’approvazione della Convenzione internazionale contro le bombe a grappolo nel 2008 e ha rimosso più di 2,1 milioni di mine in 45 diversi Paesi. La decisione di interrompere i programmi di sminamento colpisce ora le nazioni dove l’ong ha operato storicamente, sottolineando l’urgenza della situazione e il bisogno di una risposta immediata da parte dei finanziatori globali.

Concludendo, il futuro delle operazioni di sminamento e il sostegno alle comunità rischiano di trovarsi in una fase critica a causa di decisioni politiche che, in primo luogo, colpiscono i più vulnerabili.