Stiglitz avverte che Trump porterà l’America sull’orlo del collasso | Perché le sue politiche potrebbero danneggiare più gli americani che gli europei?

Stiglitz: “Con Trump gli Stati Uniti soffriranno più dell’Europa”

ROMA – “Credo che soffriremo tutti, anche se gli Stati Uniti soffriranno probabilmente più di voi europei“. È questa la preoccupante previsione del premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz, durante un incontro organizzato dall’ong Oxfam a Roma. La sua analisi riguarda la nuova presidenza di Donald Trump, iniziata lo scorso 20 gennaio, e il suo impatto sulle politiche economiche e sociali.

Stiglitz ha espresso seria preoccupazione per le scelte che l’amministrazione Trump sta compiendo nei suoi primi giorni di governo. “In tre settimane”, ha denunciato, “il governo degli Stati Uniti ha mostrato una sorprendente mancanza di empatia, compassione e preoccupazione per le comunità più vulnerabili del mondo”. Secondo il premiato economista, la sospensione degli aiuti all’estero e la minaccia alle regole che garantiscono trasparenza e integrità sono segnali allarmanti che potrebbero avere ripercussioni dirette non solo a livello nazionale, ma anche globale.

MENO TASSE, PIÙ FALLIMENTI

Una delle tesi principali su cui Stiglitz si è soffermato è l’idea che meno tasse e meno regole possano portare a una crescita economica. Questa narrativa, che ha dominato il dibattito politico ed economico per decenni, viene messa in discussione dal professore. “La tesi è che da meno regole e meno tasse deriverebbe più crescita, a beneficio di tutti”, ha affermato. “Ebbene, abbiamo visto che in 50 anni questo esperimento ha fallito, non in un Paese solo ma in tanti Paesi e per tanto tempo: dovrebbe essere chiaro che è fallito”.

Il Nobel per l’Economia ha inoltre messo in discussione il concetto di “mano invisibile” di Adam Smith, la cui premessa sostiene che i mercati si autoregolano per garantire una distribuzione equa delle risorse. “Il motivo per il quale la mano è invisibile”, ha denunciato Stiglitz, “è che non sta da nessuna parte, semplicemente non esiste”. Una critica aspra e chiara che evidenzia la fiducia infondata nelle dinamiche di mercato non regolate.

UN FUTURO INCERTO

La posizione di Stiglitz si colloca in un contesto di crescente preoccupazione per le disuguaglianze economiche e sociali, che continuano a rappresentare una sfida cruciale sia per gli Stati Uniti che per l’Europa. Il suo appello per una maggiore empatia e protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione si riflette non solo in una critica alle politiche fiscali, ma anche in una sollecitazione a riflettere sulle responsabilità etiche delle nazioni nei confronti dei loro cittadini e del resto del mondo.

Concludendo l’incontro, il professor Joseph Stiglitz ha ribadito la necessità di costruire un sistema economico non solo più equo, ma anche in grado di rispondere alle reali esigenze delle persone, sottolineando che il futuro, per gli Stati Uniti e per l’Europa, dipenderà dalle scelte politiche e dalle strategie economiche adottate nei prossimi anni.