Ue in prima linea | Le coppie dello stesso sesso hanno più diritti di quanto pensi!

Diritti delle coppie dello stesso sesso: l’appello dell’UE per le tutele necessarie

STRASBURGO – Il commissario europeo alla Giustizia e alla cultura, Glenn Micallef, ha lanciato un importante appello agli Stati membri dell’Unione Europea, sottolineando che le tutele per le coppie dello stesso sesso devono essere riconosciute. In occasione di un dibattito durante la recente plenaria del Parlamento europeo, Micallef ha affermato che “Riconoscere i documenti di stato civile di un figlio nato da due genitori dello stesso sesso è indispensabile per permettere il godimento dei diritti dell’unione”.

La questione dei diritti delle famiglie omosessuali resta al centro del dibattito europeo, soprattutto quando si tratta di vedere riconosciuti legami di genitorialità e unioni civili. Micallef ha evidenziato come molte famiglie stiano affrontando enormi difficoltà nel vedere i propri diritti tutelati quando si spostano da un Paese membro all’altro o tornano al loro Paese d’origine. Questo problema, secondo il commissario, spesso gira attorno al riconoscimento dei certificati di genitorialità.

In questo contesto, il regolamento europeo proposto dalla Commissione nel 2022 è cruciale. “La creazione di un certificato di genitorialità unico nell’UE permetterebbe di godere dei diritti derivanti dalla legge nazionale, come l’eredità e il supporto finanziario da entrambi i genitori”, ha spiegato Micallef. Secondo il commissario, tali diritti dovrebbero essere garantiti indipendentemente dal modo in cui il figlio è concepito o che tipo di famiglia si abbia.

Micallef ha chiarito che il riconoscimento dei diritti per le coppie dello stesso sesso non implica necessariamente l’istituzione del matrimonio omosessuale in tutti gli Stati membri. “Riconoscere i documenti dello stato civile non significa istituire automaticamente il matrimonio omosessuale”, ha aggiunto, cercando di rassicurare i legislatori che temono possibili conflitti con le normative nazionali.

La Commissione europea ha già ricevuto un primo sostegno per questo regolamento dal Parlamento, ma ora si trova a fronteggiare le resistenze del Consiglio dell’Unione. Mentre il dibattito continua, la necessità di garantire diritti equi e riconoscimenti per tutte le famiglie, a prescindere dalla loro composizione, si fa sempre più urgente.

In un’Europa che punta sui valori di uguaglianza e inclusione, il cammino verso il riconoscimento pieno dei diritti per le coppie dello stesso sesso appare più necessario che mai. Le parole di Micallef sintetizzano una realtà fondamentale: le famiglie, in tutte le loro forme, meritano rispetto e tutele adeguate.