Zelensky: “I colloqui tra Trump e Putin non porteranno a nulla. Non c’è accordo sull’Ucraina, senza l’Ucraina”
ROMA – In un clima di crescente tensione internazionale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso forti critiche riguardo ai colloqui tra Stati Uniti e Russia che si svolgeranno in Arabia Saudita. “Non ci hanno invitato. E non possiamo accettare negoziati su di noi senza di noi”, ha dichiarato Zelensky durante una conference call da Abu Dhabi.
Zelensky ha chiarito che, secondo il governo ucraino, “l’Ucraina considera qualsiasi negoziato sull’Ucraina senza l’Ucraina come un negoziato senza risultato”. Questa posizione sottolinea l’importanza di una rappresentanza diretta del suo paese nei tentativi di risoluzione della crisi, evidenziando come ogni accordo che non includa le parti direttamente interessate sia destinato a fallire.
Un ulteriore aspetto emerso dalla discussione è il crescente interesse della Cina nel processo di pace. “Per la prima volta”, ha osservato Zelensky, “ho notato un certo interesse da parte della Cina”, insinuando una possibile apertura diplomatica da parte di Pechino riguardo alla questione ucraina. Questo sviluppo potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nel contesto geopolitico, dove la Cina si sta affermando come un attore cruciale.
Infine, il presidente ucraino ha respinto l’idea di un accordo con gli Stati Uniti incentrato sui minerali, affermando: “L’Ucraina non può essere vista solo come un semplice fornitore di materie prime”. Questa affermazione rimarca il desiderio di Zelensky di posizionare l’Ucraina come protagonista attivo e non come un mero strumento nelle relazioni internazionali.
In sintesi, la posizione di Zelensky mette in luce la frustrazione dell’Ucraina riguardo alle dinamiche diplomatiche attuali e l’urgenza di un riconoscimento della sua sovranità nelle discussioni di pace, chiaro nell’affermazione che, senza l’Ucraina, non ci può essere vera risoluzione.