Hamas restituirà i corpi di due bambini a Israele | La verità che potrebbe cambiare tutto!

Hamas annuncia il riconoscimento dei corpi di Shiri Bibas e dei suoi figli a Israele

ROMA – Giovedì prossimo, Hamas restituirà a Israele i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due bambini, Kfir e Ariel. La comunicazione è giunta dal negoziatore dell’organizzazione, Khalil al Hayya, tramite un messaggio registrato. Questo gesto segna un momento triste e doloroso per la famiglia Bibas, che ha subito una perdita incommensurabile.

I piccoli Kfir e Ariel avevano solo 1 e 4 anni quando furono rapiti insieme alla madre il 7 ottobre scorso, nel kibbutz di Nir Oz. Il loro padre Yarden Bibas, 35 anni, è stato liberato il primo febbraio, dopo un lungo periodo di angoscia. La vicenda ha suscitato profonde emozioni e indignazione in tutto il paese, aumentando la pressione per il rilascio degli ostaggi e la richiesta di giustizia.

Hamas ha in precedenza dichiarato che i corpi di Shiri e dei suoi figli sarebbero stati uccisi in un bombardamento israeliano, una notizia che ha ulteriormente complicato il già fragile clima di tensione tra le due parti. Al Hayya ha inoltre annunciato la liberazione di altri sei ostaggi sabato, segnando un passo significativo nella complessa interazione tra Hamas e Israele.

Il rilascio degli ostaggi è parte di un accordo più ampio, che prevede il trasferimento di centinaia di prigionieri palestinesi detenuti in Israele in cambio della liberazione di alcune persone rapite. Attualmente, dei 33 ostaggi previsti inizialmente per questa fase dell’accordo, 19 sono già stati restituiti, mentre otto hanno perso la vita. Gli ultimi sei ostaggi, inclusi Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, detenuti per oltre dieci anni, stanno ora per tornare a casa.

Questo sviluppo segna un capitolo importante e doloroso nella storia recente del conflitto israelo-palestinese, sollevando interrogativi sul futuro e sulla possibilità di una pace duratura. L’attenzione internazionale rimane alta, mentre le famiglie colpite in questo tragico contesto continuano a cercare risposte e giustizia.