Università a rischio: gli studenti fuggono all’estero per salvarsi dalla minaccia del governo!

Dl Sicurezza, la più grande minaccia per l’Università: l’allarme degli studenti di Firenze

FIRENZE – Durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico, un’accusa diretta e incisiva è stata lanciata contro il governo dal portavoce degli studenti, Gaia Moretti. “Il decreto sicurezza rappresenta forse la più grande minaccia alla libertà di insegnamento in ambiente universitario in tutta la storia repubblicana”, ha affermato con toni pacati ma determinati.

Moretti ha messo in evidenza preoccupazioni specifiche riguardo all’articolo 31 del decreto, che autorizza i servizi segreti a raccogliere informazioni personali sui docenti e sulla comunità studentesca. “Le posizioni politiche della comunità potranno essere monitorate senza che le università possano opporsi o tutelare la privacy”, ha sottolineato, evidenziando il rischio di un controllo invasivo e sistematico sulle vite degli studenti e dei professori.

Proseguendo il suo intervento, la rappresentante ha denunciato un clima di repressione: “Controllo dei corpi e delle menti, delle libertà personali. Questi sono gli strumenti con cui il governo sta neutralizzando la generazione del futuro”. Una generazione, come ha spiegato, che si sente costretta a cercare opportunità all’estero. “Fugiamo all’estero non per soldi o per pigrizia, ma per salvarci”, ha concluso Moretti, evidenziando il grave stato di insicurezza e preoccupazione che caratterizza la vita degli studenti italiani.

La cerimonia si è così trasformata in un’ occasione per lanciare un appello alla mobilitazione della comunità accademica contro quello che gli studenti vedono come un attacco diretto ai principi fondamentali della libertà accademica e della privacy. Con le parole di Gaia Moretti che risuonano ancora nell’aria, il futuro dell’istruzione superiore italiana sembra più incerto che mai.