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Zelensky accusa Trump: “Vive nella disinformazione e così aiuta Putin”
Roma, 19 febbraio 2025 – Le recenti dichiarazioni di Donald Trump, in merito alla situazione in Ucraina e ai rapporti tra Stati Uniti e Russia, hanno scatenato una reazione decisa da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. In un comunicato stampa, Zelensky ha definito Trump come un "leader che vive in uno spazio di disinformazione", sottolineando come le sue affermazioni possano favorire l’uscita di Putin dall’isolamento internazionale.
Il presidente ucraino ha messo in evidenza che l’aggressione russa non deve essere minimizzata: “Non è un conflitto, è semplicemente una guerra di Putin contro di noi”. Questa affermazione è un chiaro segnale di allerta per gli Stati Uniti, accusati di “ammorbidire la realtà ” e di presentare la Russia come una vittima della situazione.
Zelensky ha insistito sul fatto che le attuali politiche americane stiano, di fatto, “tirando fuori Putin dall’isolamento”, riaccendendo una narrazione che offre un sostegno indiretto al regime russo. “I russi sono contenti perché la discussione si concentra su di loro”, ha affermato, evidenziando l’importanza di mantenere il focus sulle responsabilità di Mosca.
L’accusa di disinformazione lanciata da Zelensky non si limita a Trump, ma si estende ad un “circolo di disinformazione” che comprende anche influenze esterne provenienti da governi di nazioni vicine, come Ungheria e Slovacchia. “Tutto questo è preoccupante”, ha aggiunto, “Tutto quello che stanno facendo è assicurarsi che l’Ucraina sia debole.”
Un tema particolarmente delicato è emerso riguardo all’indice di popolarità del presidente ucraino, che Trump ha messo in discussione, affermando che solo il 4% degli ucraini lo sostiene. Zelensky, tuttavia, ribatte con dati recenti: “L’ultimo sondaggio mostra che il 58% degli ucraini si fida di me.” Con un chiaro richiamo all’unità e alla stabilità , ha avvertito che tentativi di sostituirlo non sarebbero presi in considerazione.
Zelensky ha poi respinto con fermezza le affermazioni di Trump riguardo agli aiuti americani all’Ucraina, citando la somma di 500 miliardi di dollari e le idee di “restituzione di minerali” come discorsi privi di senso. “Non posso vendere l’Ucraina. Sto proteggendo la nostra nazione,” ha sottolineato, evidenziando la serietà della situazione e l’urgenza di garanzie di sicurezza autentiche.
Sottolineando la resilienza del suo paese, Zelensky ha dichiarato che l’Ucraina è “molto più forte rispetto all’inizio dell’invasione, molto più resiliente.” Questo, secondo lui, permette al paese di affrontare i partner e gli alleati con dignità e sicurezza. L’importanza della NATO come garante di pace è stata ribadita, con un chiaro invito a considerare la federazione come parte integrante di qualsiasi accordo futuro.
In chiusura, il presidente ucraino ha proposto che la verità delle cose si possa vedere di persona. “Lasciatelo camminare per Kiev e altre città ,” ha detto riferendosi a Trump, “Lasciatelo parlare con la gente. Si fidano del loro presidente o di Putin?” Un appello diretto a riconoscere la realtà della guerra e a non cadere nella trappola della disinformazione.