Condanna a 8 mesi per Delmastro | La sua incredibile reazione lascia tutti senza parole!

Delmastro condannato per rivelazione di segreto d’ufficio: "Non mi dimetto"

BOLOGNA – Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, è stato condannato a otto mesi di reclusione per rivelazione di segreto d’ufficio, in relazione a una controversa vicenda che coinvolge l’anarchico Alfredo Cospito. La notizia è stata diffusa da "La Stampa" e ha già sollevato un ampio dibattito politico e sociale.

Il caso risale al febbraio 2023, quando il deputato Giovanni Donzelli rivelò, durante una discussione in parlamento, contenuti di conversazioni intercettate tra Cospito e detenuti legati alla camorra e ‘ndrangheta. Queste informazioni emersero proprio nel mezzo di un acceso dibattito sulla permanenza dell’anarchico nel regime di carcere duro 41 bis, a seguito del suo lungo sciopero della fame iniziato nell’ottobre precedente. Delmastro, in qualità di vertice del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è stato accusato di aver fornito a Donzelli tali informazioni riservate.

La procura aveva inizialmente chiesto l’assoluzione, motivando la propria richiesta con la mancanza di elementi soggettivi, simile è stata la posizione degli avvocati difensori. Tuttavia, gli avvocati delle parti civili hanno sostenuto la richiesta di condanna, avendo anche richiesto un risarcimento simbolico di cinque euro.

Dopo la lettura della sentenza, Delmastro ha lasciato piazzale Clodio visibilmente contrariato. “Spero che ci sia un giudice a Berlino. No, non mi dimetto,” ha dichiarato, evidenziando la sua volontà di rimanere in carica nonostante la condanna.

La vicenda ha suscitato numerose polemiche e ha riacceso i riflettori sulla questione del carcere duro, il 41 bis, che prevede severe restrizioni per i detenuti considerati pericolosi. Cospito, infatti, è rimasto al centro dell’attenzione pubblica a causa del suo stato di salute, aggravato dal lungo sciopero della fame. Il suo caso ha spinto a un acceso dibattito sulla giustizia e i diritti dei detenuti in Italia.

La condanna di Delmastro rappresenta un precedente significativo nel contesto politico italiano, ponendo interrogativi sulla gestione delle informazioni riservate e sulle responsabilità dei rappresentanti istituzionali. Mentre la sua posizione resta in bilico, l’attenzione ora si concentra sugli sviluppi futuri di questa controversa situazione.