Palermo: Il curioso caso dell’IMU su terreni non edificabili | Il Comune sta per far scoppiare un nuovo scandalo?

Controversia IMU a Palermo: interrogazione di Piampiano su accertamenti su terreni edificabili

PALERMO – Il consigliere comunale Leopoldo Piampiano, esponente di Forza Italia e membro della Commissione Urbanistica, ha sollevato una questione di grande rilevanza per i cittadini palermitani. In un’interrogazione indirizzata al Sindaco della cittĂ , Piampiano ha denunciato pratiche problematiche riguardanti gli avvisi di accertamento dell’IMU, notificati a numerosi proprietari di terreni edificabili.

Le segnalazioni da parte dei cittadini indicano un calcolo scorretto del valore imponibile degli appezzamenti. In particolare, diversi lotti di terreno situati in zona D1 – dove il lotto minimo edificabile è fissato a 3.000 mq – sono stati tassati anche quando le loro dimensioni sono significativamente inferiori, come nel caso di terreni di soli 500 mq, i quali non possono essere edificati. Questa situazione ha sollevato legittimi interrogativi sulla correttezza delle procedure adottate dalla pubblica amministrazione.

Il consigliere Piampiano ha dichiarato: “L’IMU sulle aree edificabili deve essere determinata in base al valore venale in comune commercio e alla reale possibilità edificatoria del terreno.” Secondo lui, il metodo di calcolo attualmente in uso non solo appare ingiusto, ma rischia di risultare anche illegittimo, imponendo un carico finanziario aggiuntivo sui cittadini e generando potenziali contenziosi per il Comune.

Nella sua interrogazione, Piampiano ha posto una serie di quesiti fondamentali all’amministrazione comunale. Prime fra tutte, se sia a conoscenza della problematica relativa agli accertamenti IMU e quali siano le motivazioni dietro l’applicazione di questo specifico metodo di calcolo.

Inoltre, il consigliere ha richiesto chiarimenti sulla legittimità delle valutazioni effettuate e sui riferimenti normativi utilizzati. Ha sollevato anche la questione di una possibile revisione dei criteri di calcolo, affinché si possano tenere in considerazione le effettive possibilità edificatorie delle aree tassate.

Un punto cruciale messo in evidenza riguarda la necessitĂ  di valutare una revisione d’ufficio degli accertamenti giĂ  notificati, con la possibilitĂ  di procedere all’annullamento o alla rettifica di quelli ritenuti illegittimi. Infine, Piampiano ha chiesto quali azioni l’amministrazione intenda adottare per prevenire il ripetersi di situazioni analoghe in futuro.

La questione, di certo, richiede un’immediata attenzione da parte degli uffici competenti, per garantire trasparenza e equità nel trattamento fiscale dei cittadini palermitani. Seguiranno sviluppi su questa vicenda, che potrebbe avere un impatto significativo sulla comunità locale.