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Tajani: “Non commento Salvini, il Nobel per Trump non è nel programma di governo”
ROMA – In un momento di forte tensione politica e diplomatica, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alle posizioni del governo italiano sulle relazioni internazionali e sulla situazione in Ucraina. “Non devo commentare tutte le idee e tutte le proposte di coloro che parlano nel mondo,” ha dichiarato Tajani, riferendosi implicitamente alle recenti affermazioni di Matteo Salvini su una possibile candidatura di Donald Trump al Premio Nobel.
Secondo Tajani, “Ognuno ha le sue idee e fa le sue valutazioni legittime e giuste, non fa parte della politica di governo o dell’accordo di maggioranza chi deve diventare premio Nobel.” Queste parole segnano una chiara separazione tra le posizioni espresse da alcuni membri della maggioranza e la linea ufficiale del governo, sottolineando che il focus rimane sulla sostegno all’Ucraina e alla legittimità del suo governo.
In merito alla situazione in Ucraina, il Ministro ha ribadito con fermezza che “abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l’Ucraina.” Tajani ha chiarito che l’Italia non è in guerra contro la Russia, ma sostiene il governo legittimo di Volodymyr Zelensky. “Finché sarà lui presidente, le nostre interlocuzioni saranno con lui,” ha affermato Tajani, dimostrando così una netta posizione di aiuto e collaborazione verso l’Ucraina.
Parlando di diplomazia internazionale, Tajani ha evidenziato l’importanza delle relazioni transatlantiche, evidenziando che “la trattativa, quando ci sarà perché non è ancora iniziata, dovrà vedere seduti al tavolo gli Usa, l’Ucraina e l’Unione europea.” Questa dichiarazione propone un chiaro indirizzo verso un’alleanza strategica per affrontare le sfide globali, confermando l’impegno del governo italiano nel mantenere attive e produttive le relazioni con gli alleati.
In conclusione, le parole del Ministro degli Esteri rappresentano una posizione ferma e orientata alla continuità della politica estera italiana. In un panorama internazionale caratterizzato da incertezze e alleanze instabili, il governo italiano si presenta come un attore pronto a sostenere la legittimità e la sovranità dell’Ucraina, nonostante le possibili divergenze interne.