Violenza sulle donne trascurata | La verità scioccante sulle sentenze che danneggiano i bambini!

VIDEO | Apollonio (Goap Trieste): “L’alienazione parentale è uno strumento per negare la violenza sulle donne”

In un video-intervento reso noto dalla Dire, Maria Grazia Apollonio, psicologa e psicoterapeuta del centro antiviolenza Goap di Trieste, ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’utilizzo del concetto di alienazione parentale (Pas) nei tribunali, evidenziando come questo termine possa mascherare la violenza di genere. “La negazione della violenza e la violenza istituzionale infliggono a bambini e donne un dolore spesso superiore a quello provocato dalla violenza domestica stessa”, ha affermato Apollonio.

Apollonio, tra le promotrici della campagna contro l’uso della Pas, lanciata da Protocollo Napoli, ha sottolineato che il concetto di alienazione parentale non solo minaccia le vittime di violenza, ma le penalizza ulteriormente. “Le voci delle madri e dei bambini non vengono ascoltate e il concetto stesso diventa uno strumento per mistificare la realtà della violenza”, ha aggiunto. Queste affermazioni pongono l’accento sull’importanza di riconoscere e dare credito alle esperienze di chi ha subito abusi, piuttosto che indirizzarle verso una narrazione che minimizza il loro dolore.

Un aspetto preoccupante evidenziato da Apollonio è la “violenza istituzionale” che provoca un capovolgimento della responsabilità, acutizzando i percorsi di impunità per i maltrattanti e causando timore nelle vittime di denunciare. “Le donne hanno paura di intraprendere un percorso legale, consapevoli del rischio di non essere credute e della possibilità di perdere la custodia dei propri figli”, ha aggiunto.

Un grave esempio citato da Apollonio concerne una consulenza tecnica d’ufficio in cui, nonostante l’evidenza di violenza, è stata comunque raccomandata la separazione del bambino dalla madre, suggerendo l’affidamento esclusivo al padre. “Questa logica solleva interrogativi seri sulle reali motivazioni dietro decisioni di questo tipo”, ha commentato la psicologa, sottolineando come tali scelte possano avere conseguenze devastanti sui minori coinvolti.

Inoltre, Apollonio ha rinnovato l’appello affinché il concetto di alienazione parentale venga messo in discussione, facendo riferimento a come sia stato “rigettato da istituzioni nazionali e internazionali e smontato da ricerche condotte in ambito accademico”. Ha citato studi che dimostrano come l’allontanamento forzato da uno dei genitori possa condurre a gravi problemi di salute mentale tra i bambini, tra cui depressione e disturbo da stress post-traumatico.

Accanto ad Apollonio, Immacolata Di Napoli, ricercatrice all’Università Federico II di Napoli e promotrice della campagna, ha condiviso l’importanza di formare gli psicologi sul tema della violenza di genere. “È fondamentale che i futuri professionisti comprendano quanto la violenza possa influenzare la percezione e la cura dei bambini”, ha affermato. Di Napoli ha sottolineato il ruolo cruciale che il corso di perfezionamento sul contrasto alla violenza sulle donne riveste nella preparazione degli studenti, affinché possano affrontare adeguatamente tali situazioni.

In conclusione, il dibattito sull’alienazione parentale continua a sollevare interrogativi etici e legali di grande rilevanza, rendendo essenziale il progresso verso un sistema giuridico che riconosca e protegga realmente i diritti e il benessere delle vittime di violenza. La campagna lanciata da Protocollo Napoli rappresenta un passo significativo in questa direzione, richiamando l’urgente necessità di una revisione delle pratiche attuali nei tribunali.