
Zelensky tra satira e ottimismo: la vignetta di Natangelo scuote l’opinione pubblica
Roma – 19 febbraio 2025 – La satira politica colpisce ancora, e questa volta è protagonista il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La vignetta del noto disegnatore Mario Natangelo, pubblicata sul Fatto Quotidiano, ritrae Zelensky immerso in una pozza di letame e dà vita a un dialogo surreale con un collaboratore, lasciando trasparire un mix di ironia e una critica affilata alla situazione del paese.
“Ucraina: Zelensky cerca di conservare un certo ottimismo” è il messaggio che si legge sotto l’immagine, che diventa poco alla volta un simbolo della difficile situazione politica ed economica dell’Ucraina. “Capo… siamo nella merda”, afferma un collaboratore fuori campo, a cui Zelensky risponde con un ironico “E chi ci dice che non sia una preziosa terra rara?”. La battuta finale, pronunciata dal collaboratore, “Nonnò, è proprio merda”, sottolinea la cruda realtà in cui il presidente ucraino si trova intrappolato, nonostante i tentativi di mantenere una facciata ottimista.
Questa vignetta arriva in un momento delicato per l’Ucraina, con i negoziati per la pace in corso tra Stati Uniti e Russia, lasciando ai margini il governo ucraino e l’Unione Europea. L’esclusione dell’Ucraina dalle trattative rappresenta un aspetto inaccettabile per molti, e la vignetta di Natangelo mette in evidenza proprio questa dissociazione.
Natangelo, artista satirico di punta, è conosciuto per le sue vignette pungenti e per la sua capacità di affrontare temi complessi con umorismo e ironia. Nato a Napoli nel 1985, ha pubblicato numerosi saggi e collaborato con importanti testate giornalistiche. La sua carriera è segnata da un costante impegno nel mixare satira e attualità, come dimostrano le sue opere, tra cui “I peggio stronzi” e “Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi”.
Con una carriera che si intreccia con eventi cruciali della politica italiana e internazionale, Natangelo continua a essere una voce critica e irriverente, capace di suscitare discussioni e riflessioni. “Cenere. Appunti da un lutto”, il suo ultimo libro, testimonia la sua continua evoluzione come narratore e osservatore delle dinamiche sociali.
In un contesto dove le immagini possono parlare più delle parole, il suo lavoro ci ricorda l’importanza della satira come strumento di critica e consapevolezza. Con la vignetta su Zelensky, Natangelo non solo intrattiene, ma solleva domande su una situazione che sembra sempre più stagnante e complessa. La satira, ancora una volta, si fa portavoce di disagi e speranze in una cornice di incertezze.