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Aggressione ai Poliziotti durante un controllo: arrestato un pluripregiudicato a Catania
Catania, 23 febbraio 2025 – Un controllo di routine si è trasformato in un violento scontro tra agenti della Polizia di Stato e un pluripregiudicato di 46 anni, già sottoposto agli arresti domiciliari per reati di natura patrimoniale. L’episodio è avvenuto in un’abitazione situata in via Cantone, dove gli agenti della squadra volanti sono stati accolti con un’immediata ostilità.
Secondo il comunicato della Polizia di Stato, l’uomo ha opposto resistenza sin da subito, bloccando la porta con la gamba e limitandosi a mostrarne il documento d’identità, mentre impediva l’accesso ai poliziotti. La legge consente agli agenti di effettuare controlli in qualsiasi momento, senza preavviso, per garantire il rispetto delle misure cautelari imposte.
Rifiutandosi di collaborare e minacciando i poliziotti, il 46enne ha invocato l’aiuto della moglie e della figlia, che si sono unite all’aggressione. Le due donne hanno cercato di chiudere la porta per ostacolare l’ingresso degli agenti, mentre l’uomo, in preda a un attacco di violenza, ha colpito uno dei poliziotti al volto con un pugno e ha continuato a minacciare di morte entrambi.
La situazione è degenerata ulteriormente, con l’uomo che ha tentato di scatenare il proprio cane di grossa taglia contro gli agenti. Fortunatamente, l’arrivo di altre due volanti ha permesso di riportare la calma e di far entrare i poliziotti nell’appartamento. Entrambi gli agenti sono stati costretti a richiedere cure mediche in seguito alle aggressioni subite.
Per gli episodi di violenza e resistenza, il pluripregiudicato è stato arrestato per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, con l’uk dei diritti di difesa sempre rispettati fino al giudizio finale. Il giudice ha convalidato l’arresto, imponendo nuovamente l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo.
Non solo il capofamiglia, ma anche la moglie e la figlia sono state denunciate per aver ostorcolato i controlli e per l’aggressione fisica ai danni degli agenti. La presunzione di innocenza rimane valida fino a una condanna definitiva, mentre la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno nella tutela della sicurezza pubblica.