
Medio Oriente, Mattarella: “Perseguire con ostinazione la soluzione dei due Stati”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso la sua forte posizione a favore della soluzione dei due Stati durante un Pranzo di Stato in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan. In un contesto caratterizzato da tensioni e da eventi tragici, il capo dello Stato italiano ha ribadito l’urgenza di perseguire la pace in Medio Oriente.
“Il ritorno alle ostilità non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese”, ha dichiarato Mattarella. Il presidente ha messo in evidenza le gravi condizioni in cui versa la popolazione di Gaza, sottolineando come la violenza non possa portare a risultati positivi né per gli israeliani né per i palestinesi.
Uno degli aspetti salienti del discorso di Mattarella è stato l’apprezzamento per il supporto umanitario fornito dagli Emirati Arabi Uniti verso Gaza. “È un impegno, quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti, che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco”, ha affermato il presidente, riconoscendo la necessità di cooperazione internazionale per affrontare la crisi umanitaria in corso.
In un richiamo a un dialogo costruttivo, Mattarella ha avvertito della necessità di “tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi” e ha invitato a “rimuovere i sedimenti di rancore”. In un momento in cui il conflitto e la paura sembrano dominare, queste parole mirano a costruire ponti piuttosto che alzare muri.
Il presidente ha inoltre condannato con fermezza il “disumano e vile attacco terroristico” perpetrato da Hamas il 7 ottobre, evidenziando la sua preoccupazione per le atrocità e il dolore inflitti a civili innocenti. Questo richiamo serve a ricordare che, anche nel conflitto, è fondamentale non perder di vista la sofferenza umana, al di là delle fazioni politiche.
Concludendo il suo intervento, Mattarella si è fatto portavoce di un messaggio chiaro: l’“impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti”. Questa posizione è visto come un passo cruciale per la stabilità della regione e per il futuro dei popoli coinvolti. La strada per una pace duratura è lunga e complessa, ma, come sottolineato dal presidente, la perseveranza nella ricerca della soluzione dei due Stati è l’unica via percorribile.