Steven Spielberg e i grandi nomi di Hollywood si mobilitano per “Salvare Roma”
In un gesto di solidarietà verso la cultura, Steven Spielberg ha firmato l’appello lanciato dal regista Martin Scorsese insieme a una schiera di illustri cineasti. Questa iniziativa mira a salvaguardare i preziosi spazi culturali della Capitale italiana da progetti di riconversione che minacciano di trasformarli in hotel, centri commerciali e supermercati.
La notizia, diffusa dalla Fondazione Piccolo America, sottolinea l’importanza della resistenza culturale in un momento in cui il futuro di Roma, la Città Eterna, è messo a rischio da progetti commerciali inappropriati. Nella lettera aperta, i registi come Scorsese, Jane Campion, Francis Ford Coppola, Wes Anderson e Ari Aster avvertono che tali trasformazioni sarebbero un "sacrilégio" nei confronti della ricca storia della città, compromettendo ciò che è stato costruito e lasciato in eredità.
Nel suo appello, Scorsese afferma: “È nostro dovere trasformare queste ‘cattedrali nel deserto’ abbandonate in veri templi della cultura”. Con questo messaggio, i cineasti invitano anche i colleghi di tutto il mondo e tutti gli operatori culturali a unirsi a loro nella lotta per preservare l’identità culturale di Roma.
Questa lettera è stata indirizzata anche al Presidente Sergio Mattarella e al Primo Ministro Giorgia Meloni, con l’intento di spalleggiare le istituzioni a prendere posizione contro le conversioni commerciali. “Il tentativo di riconversione è del tutto inaccettabile”, si legge nel comunicato, evidenziando la responsabilità condivisa di proteggere i luoghi che sostengono la vita culturale italiana.
L’appello ha già ricevuto il sostegno di numerosi altri registi e attori di fama internazionale, tra cui J. J. Abrams, Willem Dafoe, Damien Chazelle e Alfonso Cuarón. Con un’alleanza così ampia, la speranza è di accrescere la consapevolezza sull’importanza di mantenere spazi che nutrano la cultura e l’arte.
In conclusione, lanciando un chiaro messaggio ai leader italiani, l’appello di Spielberg e dei suoi colleghi si configura come un’importante iniziativa culturale, dimostrando che la lotta per la salvaguardia della storia e dell’arte va ben oltre i confini nazionali. Roma, con il suo patrimonio unico, deve rimanere un faro di cultura e creatività per le generazioni presenti e future.