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Macron e Trump: il conflitto transatlantico continua mentre gli USA si allineano con la Corea del Nord
ROMA – La frattura tra Europa e Stati Uniti si approfondisce ulteriormente, a seguito di un recente incontro tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo americano Donald Trump. Questa dinamica controversa è emersa in un momento critico, segnato dal voto degli Stati Uniti contro una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che condannava l’invasione russa dell’Ucraina, in aperta opposizione ai partner europei, e in compagnia di Stati come Corea del Nord e Bielorussia.
L’incontro, descritto come “caloroso” da testate internazionali, ha messo in luce il forte disaccordo su temi centrali per la sicurezza e la pace in Europa. Parlando dallo Studio Ovale, Trump ha affermato con sicurezza che Vladimir Putin sarebbe predisposto ad accettare l’invio di forze europee di pace in Ucraina. “Credo davvero che lui voglia fare un accordo” ha dichiarato, minimizzando la gravità della questione.
Macron, dal canto suo, ha ribadito la necessità di una posizione ferma, definendo la Russia l’aggressore e rimarcando che qualsiasi proposta di pace non dovrebbe comportare una resa dell’Ucraina. “Questa pace deve consentire la sovranità ucraina e garantire un futuro stabile”, ha sottolineato il presidente francese, richiamando l’attenzione sulla responsabilità europea nei confronti del conflitto.
Un altro punto di forte tensione è emerso quando Macron ha chiarito che l’Europa ha coperto il 60% dei costi associati agli sforzi di sostegno militare in Ucraina. “In effetti, per essere sinceri, abbiamo pagato noi europei. Trump ha risposto con una certa irritazione, insinuando che gli alleati europei stessero beneficando delle risorse statunitensi senza ripagare adeguatamente.
Nel frattempo, la questione dei minerali ha trovato spazio nelle conversazioni, con Trump che considerava imminente un accordo vantaggioso con l’Ucraina, prevedendo un incontro con il presidente Zelensky “presto”, per sancire l’accordo.
Il voto contro la risoluzione ONU da parte degli USA ha sollevato molte critiche, anche da membri del partito Democratico. Il senatore Sheldon Whitehouse ha descritto la decisione come “una vergogna”, sottolineando come la fedeltà di Trump all’aggressore Putin metta a rischio la sicurezza nazionale e l’integrità delle alleanze storiche americane.
Mentre le tensioni tra Europa e Stati Uniti continuano a crescere, la speranza di una risoluzione pacifica per il conflitto in Ucraina rimane incerta. L’era di Trump segna una nuova stagione nelle relazioni internazionali, con risvolti che potrebbero cambiare per sempre l’ordine transatlantico.