
Stop alla strage di pulcini maschi: appello per vietare la triturazione in Italia
ROMA – Un grido di protesta si leva dal cuore della Capitale, con Animal Equality che chiede un intervento urgente da parte del governo italino per fermare una pratica crudele e inaccettabile: la triturazione dei pulcini maschi. L’associazione, che lavora per i diritti degli animali, ha lanciato ieri un appello ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e del Made in Italy, proiettando i loro volti e un messaggio chiaro sulla facciata del Colosseo: “Agite ora. Stop alla strage dei pulcini maschi”.
Ogni anno, oltre 30 milioni di pulcini maschi vengono uccisi brutalmente in Italia, un dato allarmante che pone il nostro Paese al centro di un dibattito etico e pratico sul trattamento degli animali nell’industria alimentare. Nonostante esista una legge dal 2022 che stabilisce il divieto di questa pratica barbara entro la fine del 2026, attualmente milioni di pulcini rischiano tuttora di subire un destino atroce a causa dei ritardi nell’attuazione della norma.
La legge, una vittoria per gli animali, sembra bloccata da una mancanza di provvedimenti attuativi che dovrebbero garantire l’efficacia del divieto. Animal Equality sottolinea come i tre ministri coinvolti abbiano la possibilità di invertire questa tendenza e di trasformare il testo legislativo in una realtà concreta. “Loro possono cambiare il corso degli eventi”, afferma l’associazione, sottolineando l’importanza di un cambio immediato di rotta.
Il decreto attuativo della legge prevederebbe, tra le altre cose, l’implementazione di tecnologie di ovo sessaggio, che consentirebbero di identificare il sesso degli embrioni e prevenire l’uccisione dei pulcini maschi. Tuttavia, nonostante le necessità previste dalla legge, finora non sono stati stanziati fondi specifici per supportare le aziende nella transizione verso queste nuove tecnologie.
La scadenza per l’emanazione dei provvedimenti, fissata per il 7 aprile 2024, si avvicina, ma il governo sembra al momento restio a prendere decisioni risolutorie. Diverse interrogazioni parlamentari hanno già chiesto chiarimenti su come il governo intende procedere con l’attuazione del divieto, soprattutto riguardo a questioni cruciali come l’etichettatura delle uova, la ricollocazione dei pulcini e l’adattamento delle strutture d’incubazione richieste dalla nuova normativa.
Animal Equality ha ottenuto il supporto di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui la giornalista Giulia Innocenzi e la cantautrice Giorgia, che si sono unite per chiedere un cambiamento immediato. In un contesto in cui il benessere animale sta diventando una priorità sempre più sentita dalla società, è fondamentale che il governo italiano faccia la propria parte per risolvere questa problematicità e proteggere gli animali più vulnerabili.
Con il cuore sul Colosseo e uno sguardo rivolto verso il futuro, l’appello di Animal Equality è chiaro: è tempo di agire e fermare la strage di pulcini maschi in Italia.