
Salvare Milano e potenziare l’istruzione: l’impegno della Rettrice dell’Università Statale
In un’intervista rilasciata alla ‘DIRE’, la rettrice dell’Università Statale di Milano, Marina Brambilla, sottolinea l’importanza della presenza dei medici sul territorio, il sostegno al piano “Salva Milano” e il necessario incremento del finanziamento agli atenei. “Dobbiamo salvare e salvaremo ancora l’economia di una parte importante del paese”, afferma con vigore, rivelando una visione ottimista per il futuro economico di Milano.
L’Università Statale, con i suoi 60.000 studenti e una rete di relazioni con il sistema sanitario, rappresenta una forza fondamentale per la città. Brambilla descrive l’ateneo come una “città nella città”, un’entità viva e pulsante che proietta le sue radici storiche verso l’innovazione e il progresso. “Il nostro ateneo deve diventare più centrale nel dibattito pubblico”, spiega, delineando come la Statale possa contribuire attivamente ai grandi temi nazionali, dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale.
Dopo un lungo periodo di negoziazioni, il governo ha finalmente accolto la richiesta di aumentare il Fondo ordinario per l’istruzione, portandolo a 9,4 miliardi nel 2025. Questo incremento rappresenta una vittoria importante per i rettori, ma Brambilla insiste sulla necessità di continuare a riformare la governance degli atenei per garantire una maggiore autonomia e qualità nell’offerta formativa.
Un altro tema centrale trattato è l’accessibilità dell’istruzione. La rettrice ha introdotto l’idea di corsi a distanza per attrarre studenti che devono conciliare lavoro e studio. “Non dobbiamo vedere la didattica a distanza solo come una necessità, ma come un’opportunità per espandere la nostra offerta formativa e aumentare la nostra competitività a livello internazionale”, spiega. Con oltre 51 corsi di laurea in inglese, l’Università Statale punta a diventare sempre più un hub educativo globale.
La trasformazione urbanistica di Milano segna un ulteriore passo avanti nel progetto di rigenerazione urbana, con l’Università che giocherà un ruolo chiave attraverso il nuovo campus a Mind, che sorgerà con un investimento di 600 milioni. Questo campus non solo ospiterà 23.000 persone, ma contribuirà anche a rispondere alle crescenti esigenze residenziali degli studenti, con l’aggiunta di nuovi alloggi cofinanziati dal Pnrr.
Nonostante l’entusiasmo per il futuro, Brambilla critica l’approccio politico al “Salva Milano”, affermando: “Fa male sentirlo chiamare così. Milano ha sempre avuto un ruolo centrale nell’economia del paese e deve continuare a essere riconosciuta per questo”. La rettrice evidenzia l’importanza della collegialità e della progettazione tecnica, allontanando la discussione dagli scontri politici sterili.
Infine, la questione della sanità rimane cruciale, con l’Università che forma ben 3.500 specializzandi sul territorio. Brambilla ribadisce la necessità di una forte collaborazione con la Regione Lombardia per affrontare le sfide legate alla mancanza di personale medico e infermieristico. “Siamo impegnati a garantire che la formazione di oggi soddisfi le necessità di domani”, conclude.
L’intervista, ricca di spunti e proposte, delinea un futuro radioso per l’Università Statale e per Milano, sottolineando l’urgenza di affrontare le sfide attuali con determinazione e lungimiranza.