
Continua l’Offensiva Hacker Alternativa: I ‘NoName057’ Prendono Aim all’Italia
RIMINI – Gli attacchi informatici operati dal gruppo di hacker filorussi noto come “NoName057” non danno tregua all’Italia. Da ben undici giorni, i server delle istituzioni italiane sono sotto assalto, causando notevoli disagi agli utenti e al funzionamento degli enti pubblici. Questa escalation di aggressioni digitali è vista da molti esperti come un ulteriore tassello della strategia di “guerra ibrida” messa in atto dal Cremlino contro l’Occidente.
Le ultime vittime degli attacchi includono diverse piattaforme di Regioni e Comuni, tra cui Lombardia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e numerose città, come Brescia, Prato e Ravenna. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha già allertato tutti i soggetti colpiti, monitorando da vicino la situazione.
Effetti diretti e misure in corso per contrastare l’attacco
Gli attacchi informatici di tipo DDoS (Distributed Denial of Service) hanno mostrato un particolare impatto sui siti delle istituzioni. Ad esempio, il sito del Comune di Ravenna è risultato inaccessibile, mostrando un messaggio di errore. Questo tipo di attacco mira a sovraccaricare i server simulando migliaia di accessi simultanei, rendendo di fatto il sito inutilizzabile. Si specifica, tuttavia, che non ci sono stati segnali di compromissione di dati sensibili.
Per contrastare l’onda di attacchi, i tecnici informatici di alcune amministrazioni, come quella di Rimini, hanno già implementato misure di mitigazione. Dopo aver temporaneamente disattivato la funzione di ricerca sul sito, il portale è stato nuovamente reso accessibile, dimostrando così una risposta rapida ed efficace.
Le ragioni dietro gli attacchi: tensioni geopolitiche in gioco
Sebbene non ci siano prove ufficiali di un diretto controllo del Cremlino sui NoName057, le loro azioni sembrano essere una risposta a chi si oppone alla Russia. Il momento scelto per questa ondata di attacchi segue dichiarazioni del governo russo, in particolare la reazione della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Le sue parole riguardanti la “non impunità” delle affermazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a confronto con il regime hitleriano, hanno chiaramente acceso tensioni tra i due stati.
Il parere degli esperti sulla risposta italiana
Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha commentato la risposta italiana a queste sfide informatiche, definendola “abbastanza adeguata”. Egli sottolinea che, sebbene il numero di attacchi non stia diminuendo, la maggior parte degli attacchi sia diretta verso siti di minore protezione. I portali istituzionali più rilevanti sembrano aver retto piuttosto bene, rispetto ad attacchi precedenti.
Frattasi conclude che le amministrazioni locali, spesso meno strutturate, richiederanno più tempo e risorse per raggiungere il livello di protezione desiderato, ma il cammino per migliorare la cybersicurezza è avviato. “Piano piano riusciremo a portare anche quelle amministrazioni a quel grado di efficienza,” ha assicurato.
In conclusione, mentre l’Italia continua a fronteggiare il fenomeno degli attacchi hacker filorussi, la risposta delle istituzioni sembra orientata verso una maggiore preparazione e resilienza nella sicurezza informatica, con l’obiettivo di proteggere i dati e i servizi pubblici da minacce sempre più sofisticate.